Islanda, finché ci sarà il “Geyser Sound” ci sarà speranza: ancora non è finita

Posted By on Giu 26, 2018 | 0 comments


Gabriele Onofri

Era iniziato alla grande il primo mondiale islandese con lo storico 1-1- contro l’Argentina di Lionel Messi. Questa sera però, data la sconfitta nel secondo turno con la Nigeria, potrebbe finire tutto. Per accedere agli ottavi di finale servirebbe un miracolo: L’Islanda deve vincere con la Croazia e l’Argentina deve battere gli africani, ma l’albiceleste non deve segnare più gol della formazione di Hallgrímsson (al momento la selezione di Sampaoli è sotto con la differenza reti -3 a -2). Se però il match tra Argentina e Nigeria dovesse finire in pareggio, l’Islanda dovrebbe vincere con la Croazia arrivando a superare per differenza reti (o in caso di parità, per numero di gol fatti) le Super Eagles. Se invece la squadra guidata dal cannoniere Musa dovesse battere Leo Messi, non ci sarebbero più speranze per i vichinghi e agli ottavi andrebbero dunque Croazia e Nigeria. Dunque non basterà vincere all’Islanda, ma soprattutto dovrà stravolgere il suo modo di gioco perché non potrà accontentarsi del pareggio, dovrà quindi cercare di creare azioni e concludere a rete, cosa che non riesce proprio bene ai nordeuropei, i quali sono molto più preparati nel difendersi. Detto ciò l’Islanda proverà a fare la storia con il classico 4-4-2. Molto probabilmente scenderà in campo l’11 visto contro gli africani ovvero Halldorsson tra i pali. Linea di difesa a 4 con Saevarsson, Arnason, R.Sigurdsson e Magnusson. Il centrocampo sarà formato da Gislason e Bjarnason sugli esterni mentre al centro agiranno il capitano Gunnarsson affiancato da Gylfi Sigurdsson.La coppia d’attacco sarà composta da Bodvarsson, Finnbogason . I vichinghi devono vincere e sperare in un risultato positivo nell’altra partita del girone D. E dunque ci si aspetta un’Islanda aggressiva a cercare il vantaggio sin dai primi minuti, ma data la scarsa qualità nel creare azioni dei nordeuropei (vista contro la Nigeria) e soprattutto vista l’enorme fantasia dei croati, probabilmente gli islandesi giocheranno come sanno fare: chiudersi e ripartire in contropiede, come sempre, come ci hanno fatto innamorare ad EURO 2016. Comunque andrà a finire i giocatori di Hallgrímsson usciranno con la maglietta bagnata dal sudore, e il popolo islandese incanterà, a prescindere, con il suo “Geyser Sound”.

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