Russia: Black Out o “Tutto Calcolato”?

Posted By on Giu 26, 2018 | 0 comments


Enrico Corsini
Al serbo Vujadin Boskov che diceva:”squadra che vince non si cambia”, Cherchesov probabilmente risponderebbe con un secco:”appunto!”. Si, perché la Russia vista contro gli uruguagi non ha avuto nulla, anzi anche meno di nulla, a che vedere con quella dei primi due scontri contro Arabia ed Egitto con troppi giocatori chiave lasciati fuori dai giochi. Golovin, Zhirkov e Mario Fernandes partono tutti dalla panchina ed al loro posto, sul terreno di gioco, vengono schierati Aleksej Miranchuk, Kudryashov e Smolinkov con effetti disastrosi. La squadra di Tabarez gioca la partita migliore delle tre disputate fin ora ma, alla fine dei conti, più che merito di Suarez e compagni, questo 3 a 0, è tutta colpa di una Russia troppo spenta. Sul campo si è vista una squadra troppo scolastica e priva di fantasia quando si arriva nella tre quarti avversaria e con un grosso problema di disciplina quando ci si trova nella propria. Kudryashov e Smolinkov, fin dai primi minuti, non danno affatto l’impressione di essere all’altezza dell’incontro tanto da trovarsi sempre in ritardo sui giocatori della “celeste” ed intervenendo, spesso, im  maniera sconsiderata. Non a caso sarà proprio Smolinkov a lasciare i russi in dieci dal 36° minuto del primo tempo per la somma di due gialli racimolati in appena 8 minuti. L’assenza di Golovin ha messo ancor più in risalto la sua importanza per questa squadra mentre le buone, ma non eccellenti, prestazioni di Samedov e Dzyuba non bastano a trovare la via del gol. Evanescente la prima da titolare dell’atteso Aleksej Miranchuk che, insieme a suo fratello gemello Anton e lo stesso Golovin, rappresenta uno dei giovani talenti di casa e nel quale il pubblico aveva sinora riposto molte speranze. Agendo dietro la punta non incide e non si inserisce e quando viene chiamato sull’esterno mancino per prendere il posto di Cheryshev sparisce definitivamente. Ma guardando più attentamente le scelte si Cherchesov ci si rende conto che la decisione di lasciare fuori Golovin, Zhirkov e Mario Fernandes e quella di far uscire Cheryshev al momento dell’espulsione potrebbero lasciar intendere che preservare i giocatori migliori era più importante che vincere il girone, anche perché la prima classificata del Girone A va ad inserirsi in quello che, salvo clamorose sorprese, dovrebbe essere il lato più ostico del tabellone. Prima di tutto, però, bisognerà superare la gara degli ottavi nella quale non è permesso risparmiare nulla e bisognerà, invece, dare il 130%.

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