Giorgio Dusi
Tutto nelle proprie mani. Tutto in un solo risultato per garantirsi la certezza di passare il turno. Un 2-0 sulla Corea per spazzare via ogni dubbio, prevenire ogni rischio, andare agli ottavi di finale. Che sia primo o secondo posto. Aspettando poi l’avversaria. Ma con i piedi ben saldi nella fase a eliminazione diretta. Il diktat per la Germania è il più banale e scontato di tutti, ma anche il più importante: ripartire dal gol di Toni Kroos, dalla sicurezza che quella vittoria garantisce ai campioni del mondo in carica. Riprendersi il proprio destino in mano, come ha affermato anche Joachim Löw in conferenza stampa.
Contro la Corea ci sono pochi calcoli da fare, soltanto una partita da giocare e vincere per mostrare a tutti che le difficoltà sono ormai superate. Poi, a fine partita, guardare la classifica: se il Messico batterà la Svezia, la Germania sarà certa del secondo posto con qualsiasi risultato (eccetto una sconfitta per 2-0 che costerebbe l’eliminazione sicura). Se invece la Svezia dovesse riuscire a ribaltare i pronostici, un 2-0 potrebbe addirittura valere il primo posto. Tutto condizionato dal numero di gol segnati nelle due partite. Calcoli difficili, da non fare, soprattutto per la squadra. Che deve puntare dritta alla vittoria, senza se e senza ma.
Sarà una Mannschaft con un Mats Hummels in più nella difesa a quattro davanti a Neuer, seppur senza Jerome Boateng che dovrà scontare il turno di squalifica per l’espulsione rimediata contro la Svezia. Al fianco del centrale del Bayern dovrebbe esserci di nuovo Rüdiger, ma attenzione alla carta Süle dopo la prestazione mediocre dell’ex Roma contro la Svezia. A centrocampo probabile ritorno per Khedira: Rudy non ha recuperato dalla rottura del naso, Gündogan non ha convinto per la troppa timidezza. Dovrebbe dunque toccare al mediano della Juve affiancare l’eroe di Sochi, Toni Kroos.
In attacco si prospetta un ritorno per Mesut Özil, menzionato positivamente anche da Löw in conferenza stampa per la sua ottima reazione alla panchina contro la Svezia. “Si è allenato duramente, come del resto tutti gli altri giocatori”. Dovrebbe essere Draxler, ancora una volta deludente, a fargli spazio. Impossibile non confermare Reus e Werner, così come Müller: il suo Mondiale è sotto tono, ma per i suoi guizzi e la sua capacità di essere decisivo in ogni momento è un giocatore irrinunciabile per la Germania. Soprattutto in partite chiave come questa, in cui i leader dovranno essere decisivi. Come Kroos contro la Svezia. L’apripista ha dettato la via.