Gabriele Onofri
Termina il primo mondiale dell’Islanda all’ultimo posto del girone D con 1 punto e 2 gol fatti. Era iniziato alla grande con il pareggio ottenuto contro l’Argentina, non è bastato però per qualificarsi alla fase successiva della competizione. Nell’ultimo turno i nordeuropei hanno perso 2-1 contro la Croazia. La gara per la squadra di Hallgrímsson è stata più che buona e molto probabilmente se avesse giocato con la stessa determinazione nella seconda giornata contro la Nigeria (persa per 2-0), oggi staremo a parlare di un Islanda agli ottavi di finale. Inizia come meglio sa fare, come ci aveva impressionato agli europei di due anni fa, con il classico catenaccio, chiudendo tutti gli spazi intercettando così le verticalizzazioni croate. Questo ritmo lento del match non produce neanche delle occasioni da gol, tant’è che si iniziano a intravedere nella parte finale dei primi 45 minuti, proprio quando l’Islanda alza il baricentro. Le migliori chance arrivano dai calci d’angolo o dalle rimesse laterali, che grazie alle lunghe rimesse di Gunnarsson, vengono considerate dei veri e propri cross in area. Gli islandesi sfiorano la rete del vantaggio anche grazie ad un pressing asfissiante. Nel secondo tempo cambia però la gara e le sorti della qualificazione, perché nei primi minuti (a distanza di appena 120 secondi) arriva prima il pareggio della Nigeria sull’Argentina e poi il vantaggio croato: questo significa che all’Islanda per passare servono 3 gol. Nonostante ciò non si vede il calo psicologico visto contro le Super Eagles, anzi l’Islanda non molla e continua a giocare, è determinata. Nel momento più difficile si sente ancor di più il “Geyser Sound” rimbombando su tutto lo stadio. Grazie a diverse parate di Armani e ad una traversa la Croazia mantiene ancora inviolata la propria porta. Al minuto 75 viene concesso un calcio di rigore ai vichinghi; Sigurdsson calcia dagli 11 metri e fa 1-1 (prima rete subita da Modric e compagni). Nei minuti finali il tabellone segnala il vantaggio dell’Argentina, non esultano soltanto i sudamericani, ma anche i nordeuropei dato che sono ad una rete dagli ottavi di finale. Al novantesimo, però, arriva il gol di Perisic che mette fine alla partita e ai sogni mondiali degli islandesi. Il match termina così 2-1 per la Croazia. L’Islanda esce comunque a testa altissima da RUSSIA 2018, anche arrivando ultima nel girone è stata vicinissima alla qualificazione. Come i giocatori in campo, non hanno deluso neanche i tifosi allo stadio che in queste 3 partite hanno accompagnato la propria nazionale dal primo all’ultimo minuto con il massimo del sostegno. E ora, con la consapevolezza di essere una squadra che ha sfiorato gli ottavi di un mondiale, in un girone difficilissimo, il prossimo obiettivo è quello di arrivare ai gironi di EURO 2020. Arrivederci vichinghi e grazie di tutto, alla prossima