Serbia, all’impresa non c’è alternativa

Posted By on Giu 27, 2018 | 0 comments


Giovanni Rosati

Per esser padrona del proprio destino, la Serbia dovrà semplicemente vincere la prossima partita. Non fosse che di fronte a sé troverà il Brasile di Tite, una delle favorite al trionfo finale, che non perde una partita da più di un anno. L’ultima risale al 9 giugno 2017 in amichevole contro l’Argentina, da allora ben 13 risultati positivi (9V, 4P).

Con una sconfitta – La selezione del ct Krstajic sarebbe condannata a un’eliminazione tanto plausibile a bocce ferme quanto assurda al duplice fischio della sfida alla Svizzera, quando l’1-0 avrebbe qualificato matematicamente gli slavi agli ottavi di finale già alla seconda giornata di questo Mondiale. Visione celestiale per la Nazionale serba, catapultata però nuovamente a terra dalla rimonta elvetica firmata dai kosovari Xhaka e Shaqiri, che la costringeranno a fare risultato con la Seleção per continuare la loro esperienza.

Con un pareggio – Quasi altrettanto nefasto lo scenario nella circostanza in cui la Serbia riesca a strappare il pari ai propri avversari. In quello specifico caso, le Aquile Bianche dovrebbero sperare in una improbabile sconfitta elvetica contro la Costa Rica, ancora a zero punti e zero gol fatti, per giunta con ben due reti di scarto. Nel caso in cui Keylor Navas e compagni superassero invece i propri avversari di una sola realizzazione, Svizzera e Serbia terminerebbero il girone a pari punti e il pass per gli ottavi se lo giocherebbero con gol fatti, punti fair play o, nel caso più estremo, col lancio della monetina.

Impresa – Nulla è impossibile nella vita” ha detto Krstajic dopo la sconfitta di cinque giorni fa contro la Svizzera per poi aggiungere nella conferenza pre-partita di ieri: “Siamo di fronte alla sfida più importante della nostra storia, una gara che per noi vale tutto”. Ancor più definitivo il parere del romanista Kolarov: “Per noi è una questione di vita o di morte, è la partita della vita”. La concentrazione è alta e le motivazioni al massimo. Perché per sopravvivere bisognerà compiere una vera e propria impresa.

Serbia (4-2-3-1): Stojkovic; Ivanovic, Milenkovic, Tosic, Kolarov; Milivojevic, Matic; Tadic, Milinkovic-Savic, Kostic; Mitrovic. All: Krstajic

Submit a Comment