Uruguay, la solidità è il segreto per i quarti di finale

Posted By on Giu 30, 2018 | 0 comments


Giandomenico Tiseo
Questa sera allo Stadio Olimpico di Sochi non si potrà scherzare. Nessun appello e nessun modo per recuperare. Lo sanno bene l’Uruguay ed il suo condottiero Oscar Washington Tabarez che, dall’alto della sua esperienza, aspira ai quarti di finale del Mondiale 2018 di calcio.
Non sarà facile. L’avversario è il Portogallo della stella Cristiano Ronaldo, in evidenza nelle prime due apparizioni della fase a gironi con 4 marcature, vero leader di una compagine che già due anni fa stupì agli Europei 2016, battendo in Finale la favoritissima Francia, padrona di casa.
Il piano tattico di Tabarez è chiaro: limitare al meglio i rifornimenti nei confronti di Cr7 e tenerlo lontano dal gioco. Ne ha facoltà la Celeste, avendo chiuso nel girone A a punteggio pieno con cinque gol fatti e zero subiti. E’ proprio da questo dato che gli uruguaiani vogliono partire per fare loro l’incontro.
La difesa guidata dal totem Godin è stata il vero punto di forza. Non pratica un calcio scintillante la compagine del “Maestro” ma estremamente concreto e redditizio. La compattezza è il vero marchio di fabbrica, esaltato dal 3-5-2, che dei benefici ne ha dati anche all’azione offensiva: Vecino e Betancur, da interni di centrocampo, hanno espresso tutte le loro qualità, come tempi di inserimento e tecnica.
E poi i due attaccanti non hanno certo bisogno di presentazioni. Luis Suarez ed Edinson Cavani compongono una coppia di classe, forza e ” garra“, per dirla alla sudamericana. I punti di riferimento in avanti ma anche i primi difensori in fase di non possesso. Questo il dogma della Celeste. E poi un dato significativo: tutte le reti della squadra di Tabarez sono state siglate su palla inattiva, a testimonianza della loro pericolosità in tali circostanze. Si prospetta un confronto equilibrato sul rettangolo verde russo, aperto ad ogni risultato.

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