Colombia, undici metri d’amarezza

Posted By on Lug 4, 2018 | 0 comments


Nicola Ciacciarelli
Finisce dagli undici metri il sogno colombiano. Gli errori di Uribe e Bacca condannano i Cafeteros alla sconfitta con l’Inghilterra, dopo aver riacciuffato il pari all’ultimo respiro, con il terzo gol mondiale di Yerry Mina.
I Cafeteros escono dalla competizione con il rimpianto di non aver potuto disporre di James Rodriguez in una gara ad eliminazione diretta. La presenza del Bandido non sarebbe stata sinonimo di vittoria, ma senza dubbio avrebbe cambiato gli equilibri in campo. Per 80 minuti, infatti, si è vista una squadra brava nella fase di non possesso, ma sterile e timida quando impostava. Le intenzioni di Pekerman di creare densità in mediana, con l’aggiunta di un centrocampista in più, è vincente per quasi un’ora. Il tecnico argentino modifica il solito 4-2-3-1 in 4-3-3, allargando sulla sinistra Quintero. La propensione ad accentrarsi dell’ex Pescara ed anche dell’altro esterno offensivo, Cuadrado, creano un clamoroso ingorgo quando la palla è tra i piedi dei sudamericani. Per questo, dopo il gol subito, entra Bacca per Lerma. Ma la Colombia deve attendere i dieci minuti finali per potersi rendere pericolosa. L’Inghilterra perde le posizioni e si allunga paurosamente. Il finale è un continuo ribaltamento di fronte e chi è in svantaggio non può che giovarne, trovando l’ennesimo gol su azione d’angolo di Mina.
La squadra che ha iniziato il match si presenta nei supplementari completamente rivoluzionata: due attaccanti di ruolo come Falcao e Bacca, più Muriel in appoggio e Cuadrado altissimo a destra. Il morale alle stelle fornisce energie in più ai Cafeteros, che non risentono minimamente di un assetto tattico a trazione anteriore. Palle giocabili in area, però, ne arrivano poche e la lotteria dei rigori è inevitabile. Dopo sei sconfitte consecutive, gli undici metri arridono agli inglesi. Il sogno mondiale della Colombia termina agli ottavi.

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