Uruguay, difesa e storia più forte di un Cavani out

Posted By on Lug 6, 2018 | 0 comments


Giandomenico Tiseo
Mancano poche ore al calcio d’inizio del primo quarto di finale dei Mondiali 2018. Francia ed Uruguay daranno il via alle danze, al Novgorod Stadium, e la Celeste ha vissuto con trepidazione l’avvicinamento all’incontro. Il motivo è presto detto: l’infortunio di Edinson Cavani. La doppietta della punta del PSG contro il Portogallo e la sua uscita di scena anzitempo hanno alimentato la tensione nel gruppo sudamericano. L’entità dell’infortunio, che non dovrebbe consentire al Matador di calcare il rettangolo di gioco russo quest’oggi, non aiuta di certo, vista l’importanza del buon Edinson in fase di realizzativa.
Il “Maestro” Oscar Washington Tabarez attenderà fino all’ultimo ma la sensazione è che l’attaccante non ci sarà. Dunque Uruguay spacciato al cospetto della formazione di Didier Deschamps, schiacciasassi contro l’Argentina? Assolutamente no. La forza della compagine uruguaiana sta nella compattezza, in cui il singolo è al servizio del gruppo. Non è un caso che la formazione di Tabarez abbia subito un solo gol in quattro partite. Merito di una retroguardia guidata sapientemente da Diego Godín e da un assetto tattico, il 3-5-2, nel quale Betancur e Vecino, da interni di centrocampo, sono in grado di dare assistenza in entrambe le fasi.
Uruguay che dunque scenderà in campo con: Muslera tra i pali, terzetto difensivo composto da Caceres, Godin e Gimenez; sugli esterni Nandez e Lexalt innescati dal trio Vecino, Torreira, Betancur; in avanti Suarez e Stuani, in sostituzione di Cavani. Celeste solida e confortata dalla tradizione: i transalpini hanno vinto solo uno degli otto precedenti incontri con gli uruguaiani, perdendo nel match più recente: 0-1 in un’amichevole giocata nel giugno 2013. Basterà per trionfare? Lo scopriremo presto.

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