La rivincita di Southgate!

Posted By on Lug 9, 2018 | 0 comments


(di Gianluca Guarnieri) E’ l’uomo simbolo dell’intera Inghilterra, ed ha perfino oscurato i Principi William ed Harry, nonostante il grande clamore del matrimonio di quest’ultimo con la bella Meghan Markle. Gareth Southgate ha fatto “strike”, divenendo la star assoluta della nazionale di Sua Maestà, qualificatasi per le semifinali del campionato del mondo di Russia 2018. Le prime pagine sono tutte per lui e le tv e i siti abbondano di servizi ed interviste. Il tecnico di Watford è entrato nel cuore di tutti i tifosi dei “Tre Leoni” che lo hanno omaggiato di cori personalizzati e perfino con un sosia che lo ha imitato sugli spalti della “Samara Arena” che ha visto il successo contro la ostica Svezia di Andersson, per non parlare dell’elegante gilet divenuto oggetto di collezione in tutta l’isola. Strana la vita di questo ex difensore, bandiera dell’Aston Villa e poi del Middlesborough, primatista assoluto proprio con il club di Birmingham di presenze in nazionale (ha giocato 42 delle 57 partite con i “bianchi” della Regina Elisabetta proprio quando era con i “villains”), divenuto allenatore proprio con i “rossi” del “Boro” fino al 2009. Un’ esperienza interrotta e un periodo di cambiamenti con il ruolo di commentatore tv nel mondiale 2010 e nella successiva Champions League, fino ad arrivare al 2013 con l’incarico di allenatore dell’Under 21. La sua svolta personale nel settembre del 2016 con la cacciata improvvisa di Sam Allardyce e le porte spalancate della Nazionale maggiore. Il destino sicuramente, e la fortuna ci hanno messo lo zampino, ma il resto lo ha fatto Southgate, con il pensionamento della “generazione Rooney”, la fiducia ad un gruppo giovane (l’età media dei titolari in Russia è di 24 anni, mentre per l’intera rosa 26…) composto di vari talenti (vedi Pickford, Trippier, Lingard, Alli e Maguire, la fascia da Capitano al giovane ma trascinante Harry Kane) e un team improntato sul blocco Tottenham di Mauricio Pochettino (la squadra più rappresentata nelle semifinali con molti elementi anche in Belgio e Francia ) con ben 5 uomini, seguita da Manchester City, United e Chelsea. Un gruppo giovane ed omogeneo, ricco di talento e fame che ha anticipato i tempi della stessa Football Association, la quale puntava ad una esplosione dei propri “young guns” per il mondiale di Quatar 2022, e non ad una così rapida crescita. Grande merito va a coach Gareth che vuole farsi perdonare quel drammatico rigore del giugno 1996, con l’errore e la parata di Koepke in Inghilterra-Germania e lo sbriciolamento del sogno di vincere l’europeo in casa, nello stadio Imperiale di Wembley (vecchia versione). Un dolore ed una cicatrice che si è suturata lentamente nel tempo, e con   il lavoro. Infatti Southgate è uno che studia molto anche gli altri sports, vedi il Basket Nba e il Football americano della Nfl. Tutte informazioni da mettere nei propri files, arricchendola con sano pragmatismo, difesa a 3 (un tempo quasi una bestemmia calcistica nel Regno Unito…) e possesso palla, archiviando il “kick and run” del passato. Un professionista sapiente e pronto ad innnovarsi ed innovare. Che “football it’s coming home” sia divenuto possibile proprio con quel difensore dell’Aston Villa che sbagliò il rigore decisivo contro la Germania, in quel lontano 1996?

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