Giovanni Rosati
Trentadue anni fa il Belgio stabiliva con una sconfitta in Messico il miglior piazzamento della propria storia in una Coppa del Mondo, un quarto posto maturato per via della sconfitta ai tempi supplementari contro la Francia di Michel Platini nella finalina delle deluse. Se non potrà lottare per la vittoria finale, la selezione di Martínez sarà chiamata domani quantomeno a migliorare il proprio record, battendo l’Inghilterra e giungendo al terzo posto.
Importanza relativa – Curioso notare come le due squadre si siano incrociate già una volta in questa competizione, ma che anche allora lo abbiano fatto in una sfida dall’importanza relativa. Dopo due vittore ciascuna, Belgio e Inghilterra si sono affrontate nella terza giornata con quelle che potremmo considerare le “rose B” per decidere unicamente quale delle due sarebbe passata come prima del Gruppo G. L’ebbe vinta il Belgio, che pescò effettivamente una squadra più abbordabile sulla carta (e solo sulla carta, perché la vittoria col Giappone è arrivata proprio in extremis), ma si trovò anche per colpa di quel trionfo nella parte più dura del tabellone, costretta ad affrontare prima dell’eventuale finale squadre come Brasile e Francia. Non che alla fine agli inglesi sia andata meglio.
Domani la vittoria significherà ultimo gradino del podio, niente più. Forse giusto il presenziare su quegli albi che riportano le prime tre squadre di ogni Coppa del Mondo, ma anche in quel caso non ci sarebbe un grande senso di riscatto. Perché le stelle più luminose di questa squadra sono giunte in Russia nel pieno della maturità calcistica ed umana. In Qatar, membri della generazione d’oro belga come Hazard e De Bruyne saranno invece già degli over 30. L’occasione giusta era questa.
Un regalo ai connazionali – Se il Belgio dovesse segnare due o più gol in questa partita, tutti i fortunati acquirenti di un televisore da più di 55 pollici della catena di elettrodomestici belga Krefel riceverebbero il rimborso completo del costo dell’apparecchio. Hanno accettato questo guanto di sfida alcuni amici di Mertens, che aveva confessato di pensare a questa cosa quando scendeva in campo. Se ormai prevarrà in ogni caso il rammarico per l’occasione non sfruttata appieno, che ci possa almeno essere questo piccolo risarcimento morale ed economico.
Gli interpreti – L’ipotesi più probabile è quella di vedere in campo una formazione a metà fra quella titolare e quella schierata nella prima sfida ai britannici. Il commissario tecnico potrebbe dare spazio a qualche giocatore utilizzato poco, soprattutto se in età da ultima apparizione in un Mondiale, così da concedergli un’ultima passerella. Ecco che potrebbe allora scendere in campo l’ex romanista Vermaelen in difesa, mentre non è escluso che possa esser dato spazio anche ai calciatori più giovani come Tielemans, Januzaj o Dendoncker.