Francia, da Deschamps a Deschamps

Posted By on Lug 15, 2018 | 0 comments


Giacomo Nannetti

20 anni dopo il trionfo casalingo a Saint Denis la Francia ci riprova sempre guidata dal suo condottiero Didier Deschamps: nel ’98 fu una sorta di allenatore in campo, mentre adesso è ct di un gruppo di giovani con un futuro più che roseo davanti. Alle 17 allo stadio Luzhniki di Mosca ci sarà l’atto conclusivo della competizione. Oggi, come mai è accaduto in passato, per i transalpini si profila un’occasione ghiotta per portare a casa il titolo iridato, potendo contare su una selezione di grandissimi calciatori, diventati pian piano sempre più squadra. Di fronte avranno la Croazia, esordiente in finale di Coppa del Mondo, e proprio la nazionale a scacchi riaccende ricordi dolci per i francesi, perché nel mondiale casalingo vinto i Bleus eliminarono i croati in semifinale. Il tecnico transalpino, nonostante diverse critiche per il suo gioco non spumeggiante, prosegue dritto per la sua strada; puntando tutto sulla tattica e sulle ripartenze. Anche questa volta, come due anni fa agli europei, la Francia arriva all’ultimo atto con i favori del pronostico, ma dopo la sconfitta con il Portogallo in finale di 24 mesi fa, tutta la truppa francese ha compreso che nessuno va mai sottovalutato, tantomeno in queste partite. Per quanto riguarda la formazione non ci saranno dubbi con la squadra guidata da capitan Lloris in porta, protetto dalla linea a 4 composta da Pavard, Varane, Umtiti e Hernandez. In mezzo al campo agirà Kantè supportato da Pogba e Matuidi ai suoi lati. In avanti ci sarà Giroud, ancora a caccia della prima gioia in questa competizione, con Mpappè e Grizmann che partiranno qualche metro più indietro per puntare la retroguardia croata. A differenza delle altre gare, concluse tutte al novantesimo, questa volta Deschamps dovrà pensare anche a come risistemare la squadra in caso di tempi supplementari visto che la Croazia è arrivata in fondo andando in ogni turno oltre i tempi regolamentari.

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