Atalanta, il mercato ristagna. La testa all’Europa

Posted By on Ago 8, 2018 | 0 comments


Giorgio Dusi

Gli otto gol di Sarajevo hanno riportato il sereno in casa Atalanta dopo il 2-2 dell’andata al Mapei Stadium. Ora il terzo turno preliminare di Europa League pone la Dea di fronte agli israeliani dell’Hapoel Haifa, un’altra squadra tecnicamente inferiore e meno pronta rispetto a quella di Gasperini. Un’altra squadra da battere, in poche parole. Possibilmente senza rischiare. Lo 0-8 in Bosnia ha dimostrato che l’Atalanta ha imparato dai propri errori, ora dovrà cercare di non ripeterli. La squadra è volata nella mattinata di oggi in Israele e giocherà domani alle ore 18 la gara d’andata contro i detentori della Coppa d’Israele, che hanno chiuso al quarto posto lo scorso campionato e battuto gli islandesi dell’Hafnarfjordur nel secondo turno preliminare.

Solo conferme – In campo dovrebbe vedersi la stessa squadra che ha schiacciato il Sarajevo al ritorno. Difesa a tre con Palomino, Masiello e Toloi davanti a Strakosha, con Mancini dunque nuovamente in panchina. Hateboer e Gosens ad occupare le corsie, il ristabilito Freuler (arrivato tardi in ritiro causa impegni con la nazionale al Mondiale) e De Roon a centrocampo, mentre Pessina avanza ancora il proprio raggio d’azione per dare supporto alle due punte, che saranno Musa Barrow e il Papu Gómez. Panchina per i nuovi acquisti Pašalić e Zapata, mentre non ci sarà Jošip Iličić, ancora alle prese con il recupero nei giorni scorsi a Zingonia.

Mercato stagnante – In sede di mercato l’Atalanta sembra in un momento di stallo. Dopo l’arrivo di Pašalić la dirigenza ha pensato alle cessioni, su tutte quella di Salvatore Molina, diventato un giocatore del Crotone a titolo definitivo. In entrata si fa ancora il nome di Stefano Sturaro, che sembra avere molti estimatori anche all’estero: per ora nessun affondo. Si ragiona anche sulla difesa, ma soltanto in caso di uscita di Djimsiti, che interessa ai russi del Krasnodar. L’infortunio di Varnier ha costretto la dirigenza a valutare i piani. Ci sono ancora nove giorni di tempo per regalare a Gasperini altri colpi.

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