Michele Pepé
Può sembrare strano ma è così. L’Empoli non è avversario gradito dai laziali che, negli ultimi 5 precedenti di A al Castellani, sono riusciti a portare a casa 3 punti una volta sola. Se a questa curiosa statistica, aggiungiamo che i toscani tra le mura amiche non perdono da quasi un anno (Empoli-Cittadella 0-1 del 14 ottobre 2017), allora si che Inzaghi deve fare davvero attenzione. Se da un lato sottolineiamo le insidie che la trasferta di Empoli comporta, non possiamo non valutare il fatto che tra le due squadre vi è una differenza tecnica evidente, oltre che ambizioni totalmente diverse. La Lazio in questo avvio di campionato ha mostrato tanti limiti, anche se perdere con Napoli e Juventus non è certamentescandaloso: il fattore infatti che ha preoccupato maggiormente i tifosi biancocelesti è il fatto di aver ottenuto una vittoria risicata contro il Frosinone che, con il rispetto dovuto, non può impensierire in questo modo una squadra che punta alla Champions League. Oggi pomeriggio il match andrà in scena alle ore 18:00 e a sostenere i ragazzi di Simone Inzaghi ci saranno oltre 3000 sostenitori. Unione, compattezza e umiltà; queste le tre parole chiave con le quali Inzaghi ha spiegato, in conferenza stampa, cosa ha chiesto ai suoi per cercare di ritrovare serenità per affrontare non solo la partita di oggi, ma anche il ciclo che la Lazio affronterà nelle prossime settimane, che lui stesso definisce “terribile”. La Lazio non può permettersi di fare un altro paso indietro che, non solo sarebbe l’ennesimo in questa stagione, ma complicherebbe notevolmente la situazione classifica, non delle migliori. I passi falsi commessi dalle altre big di Serie A nella scorsa stagione dovrebbero servire da lezione ai biancocelesti per capire che, le squadre di fascia medio-bassa, apparentemente innocue, sono poi quelle che rubano punti decisivi a fine stagione.