Torino, Zaza – Falque come Mazzola e Rivera

Posted By on Set 16, 2018 | 0 comments


Alessandro Nardi

Nuova stagione vecchio Toro, almeno nei risultati. Nel passato campionato prima Mihajlovic, poi Mazzarri, hanno chiesto a gran voce continuità alla squadra senza riuscire ad ottenerla. Quest’anno, con una sconfitta all’esordio contro la Roma, il pareggio con l’Inter alla seconda e la vittoria casalinga contro la SPAL nel turno precedente alla sosta, i granata non sembrano aver cambiato passo.  Mazzarri ha perso un calciatore decisivo come Baselli, ma può contare su un nuovo acquisto molto importante come Zaza. Il suo arrivo, se da un lato porta qualità, forza fisica, tigna e reti all’attacco dei piemontesi, dall’altro ha già creato un pericoloso dualismo con Iago Falque. Lo spagnolo durante il passato campionato è stato indiscutibilmente il miglior giocatore dei granata è queste prime giornate di campionato hanno già dimostrato che sarà lui a doversi giocare il posto con l’ex nazionale azzurro. Infatti dopo aver saltato la partita d’esordio e quella successiva contro l’Inter, Zaza, ha fatto la staffetta proprio con Iago Falque nella vittoria contro la SPAL e questa sembra essere la staffetta che dividerà il tifo granata per tutto l’anno. Ma tatticamente, cosa possono dare questi due giocatori? Lo spagnolo sicuramente può dare brio, imprevedibilità e velocità all’attacco, senza contare il contributo in fase di realizzazione. Falque ha dimostrato di essere tranquillamente in grado di raggiungere la doppia cifra ogni anno. Inoltre sa mettere in difficoltà le difese avversarie, grazie ai suoi proverbiali tagli, che nella scorsa stagione hanno tolto molte volte le castagne dal fuoco a Mazzarri. Il numero 14 granata può contare anche sulla sua grande capacità di assist-man, lo scorso anno ne ha forniti 10 (8 in campionato e 2 in coppa Italia) mentre quest’anno già ne ha sfornati 3 (1 in campionato e 2 in coppa Italia). Infine, cosa più importante, Iago può garantire equilibrio: perché è non essendo una punta vera è propria è molto votato al sacrificio, al pressing ed hai ripiegamenti. Praticamente con l’ex giallorosso in campo il Torino avrebbe un maggior equilibrio e non credo che Mazzarri voglia rinunciarvi. D’altro canto Simone Zaza è un calciatore prezioso per il Torino, direi quasi un lusso. È positivo il fatto che abbia mostrato la voglia di rimettersi in gioco, trasferendosi in una squadra di seconda fascia come il Toro, nonostante venisse da una stagione estremamente positiva nel Valencia. Sappiamo perfettamente come, per carattere, l’ex juventino sia portato a non mollare di un centimetro e sicuramente questa grinta sarà riportata in campo. Zaza, come Iago Falque, ha nei piedi la doppia cifra senza problemi (lo scorso anno ha messo a segno 19 gol 13 in campionato e 6 in coppa di Lega) da meno in fase di assist, ma sarà un giocatore preziosissimo quando Mazzarri vorrà andare a pressare alto gli avversari. Questo dualismo, se il tecnico livornese lo saprà gestire ed alimentare bene, potrà essere prezioso, perché pur non cambiano il suo 3-5-2, potrà regalare due vestiti diversi alla sua squadra, che con l’ex genoano sarebbe certamente più equilibrata e tecnica. Mentre con l’ex giocatore del Sassuolo vedremmo un Torino molto più aggressivo e cattiva sotto porta e soprattutto in grado di andare a pressare il portatore di palla fin dalla primissima fase d’impostazione. Quest’alternanza potrebbe essere il fattore decisivo portare il Torino a lottare per quel posto in Europa League, che da troppo tempo manca.

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