Ctrl + Alt + Spal

Posted By on Set 23, 2018 | 0 comments


Enrico Corsini

Allo stadio Franchi di Firenze i tifosi ferraresi stanno ancora attendendo che la squadra per cui tifano scenda in campo ma la loro, purtroppo, è un’attesa del tutto vana. Si perché la Spal su quel terreno di gioco non è affato scesa, non vi ha affatto giocato a calcio e, almeno per un po’, non lo farà. La partita è a senso unico sin dai primi minuti con la Spal che attende la viola nella propria metà campo senza riuscire mai sfruttare i palloni recuperati grazie al pressing a tutto campo ed ai raddoppi di marcatura che i ragazzi di Mr. Pioli effettuano impeccabilmente sui portatori di palla biancazzurri. Gli estensi risultano quantomeno intimoriti se non del tutto storditi dall’atteggiamento volitivo e deciso della Fiorentina. Come previsto uno dei punti chiave è stato il centrocampo ma con l’ago della bilancia che pende decisamente dal lato del giglio. Gerson e compagni non soffrono affatto le ripartenze della Spal e vengono degnamente supportati dai colleghi del reparto difensivo. Il centrocampo spallino in alcune occasioni viene addirittura ignorato dai lanci lunghi che la difesa propone all’indirizzo di Petagna ed Antenucci con il primo che fa quel che può ed il secondo evidentemente sottotono. A proposito di sottotono: ad esserlo, da poco dopo la metà della prima frazione di gioco, sono tutti i giocatori della Spal. Sempre in ritardo sui palloni, mentalmente poco lucidi nelle scelte di gioco ed evidentemente a corto d’ossigeno. Altro punto debole della Spal sono state le palle inattive sulle quali vi era un netto predominio viola. Milenkovic va in rete due volte (per fortuna la prima da posizione irregolare) sugli sviluppi di un calcio di punizione prima e di un corner dopo, riuscendo ad anticipare sia Felipe che la maldestra uscita coi pugni di Gomis. Il migliore dell’incontro è senza dubbio Federico Chiesa che con il suo spirto di sacrificio ed abnegazione guida la Fiorentina al successo riuscendo anche a marcare una meritatissima rete, quella del definitivo 3-0. Il peggiore è Fares le cui movenze in alcuni interventi sembrano più quelle di un goffo ballerino classico che quelle di un difensore, vedasi, a tal proposito, il tentativo di spazzata da cui scaturisce la rete di Pjaca.
Per quanto riguarda la direzione di gara ad opera di Ghersini l’unica pecca è stato il cartellino rosso estratto nei confronti di Kurtic in maniera un po’ troppo affrettata, fortunatamente i responsabili della Var, Chiffi e Giallatini, hanno provveduto a segnalare l’errore. In conclusione si può dire che il software Spal si è bloccato improvvisamente ma ora è assolutamente secessario ripristinarlo entro la gara del prossimo 27 settembre contro il Sassuolo. Bisogna resettare, bisogna ripartire da qui. Control, Alt, Spal.

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