Atalanta, carattere e fame a San Siro

Posted By on Set 24, 2018 | 0 comments


Giorgio Dusi

 

È arrivato il gol, sono tornati i punti (anche se uno solo), e forse soprattutto è tornata la vera Atalanta. Su un grande palcoscenico, a San Siro, contro un grande avversario come il Milan, nel pieno stile dell’Atalanta targata Gasperini. Il 2-2 del Meazza di rimonta, con un gol nel finale, cancella le delusioni delle ultime domeniche e riporta entusiasmo a Bergamo, perché la squadra sembra nuovamente in fiducia dopo le pesantissime sconfitte contro la Spal e contro il Cagliari.

La miglior testimonianza della voglia della Dea di tornare protagonista è stata il finale di partita, un forcing di grinta e cuore prima che di organizzazione e tecnica alla ricerca di un pareggio quasi insperato, poi trovato con Emiliano Rigoni, cambio indovinato di Gritti (in panchina al posto di Gasperini). Il Milan avrebbe potuto – e dovuto – chiudere prima la partita sfruttando le ripartenze e gli spazi necessariamente lasciati dai bergamaschi, sbilanciati in avanti e disorganizzati.

Invece è sempre stata l’Atalanta a decidere l’inerzia della gara, controllare i ritmi dalla ripresa in poi. Ovvero dall’ingresso in campo che più di tutti ha cambiato la partita, Duván Zapata. Lasciato a sorpresa in panchina dal primo minuto, è subentrato a Barrow all’intervallo e la sua fisicità è stata determinante per gli attacchi dell’Atalanta e causare difficoltà alla difesa del Milan, che ha faticato a limitarlo. L’altro cambio dell’intervallo, Rigoni, ha punito il Milan con il tap-in vincente da due passi.

Gli errori iniziali di formazione sono stati riparati in tempo, né Barrow né Pašalić sono riusciti a essere incisivi nella prima parte di gara – il croato ha anche mancato un gol quasi già fatto, da ex – ma i sostituti hanno rimediato e giocato una ripresa totalmente diversa, portando l’Atalanta a un altro pareggio in trasferta dopo quello dell’Olimpico. Stavolta di rimonta, inseguendo, ma senza perdere il carattere e la grinta che l’hanno sempre contraddistinta.

Dopo il rinnovo di Gasperini in settimana, l’Atalanta ritrova quindi un altro punto fermo nel proprio percorso, salendo a cinque punti in classifica in cinque partite. Un bottino ancora povero per le ambizioni reali della squadra, considerando che la vittoria manca ormai da agosto. Ma i passi in avanti a San Siro sono notevoli e incoraggianti: starà al gruppo trasformare l’entusiasmo in concreto miglioramento.

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