Dybala no, CR7 e Berna sì: la Juve va

Posted By on Set 24, 2018 | 0 comments


Nicola Ciacciarelli
Cinque su cinque. La Juve passa anche a Frosinone e prosegue a comandare in classifica, ad una settimana dal super match con il Napoli. Quanta fatica però per battere un avversario costantemente in dieci uomini dietro la linea della palla. La rete di Cristiano Ronaldo arriva solo a nove minuti dal termine, prima del sigillo di Bernardeschi nel recupero.
Allo Stirpe Allegri conferma il solito 4-3-3 con la novità di Bentancur nel ruolo di mezzala e ripresenta Dybala dal 1′. Proprio la gara abulica dell’ex palermitano è la nota stonata della serata bianconera in Ciociaria. La Joya gira a vuoto, giocando molto vicino agli ultimi sedici metri, ma senza mai riuscire ad incidere. L’impressione è che con lui, Mandzukic e Ronaldo in campo contemporaneamente il gioco della Signora tenda a passare per vie centrali, imbottigliandosi a ridosso dell’area. La diga predisposta da Longo regge l’urto e, con l’aiuto di uno Sportiello in gran giornata, la parità dura per 80 minuti abbondanti. La Juve è costretta a confrontarsi con una linea di difesa a cinque a tutti gli effetti, più due uomini dediti all’interdizione in mediana come Hallfredson e Chibsah. Roba da far venire mal di testa anche alle manovre d’attacco più pazienti
I bianconeri impongono il ritmo per l’intero arco della gara, con un possesso palla del 72% ed un totale di 623 passaggi di cui il 90% a buon fine, contro i 226 dei padroni di casa (76% completati), ma le occasioni arrivano molto spesso dai movimenti di Cristiano Ronaldo. Dopo essersi scontrato con il muro erto centralmente da Longo, il portoghese come sua consuetudine si allarga per sfruttare tutta l’ampiezza del campo e avvantaggiarsi delle sovrapposizioni di Alex Sandro o di Cuadrado (e poi Cancelo), se si trova a destra. Non è un caso che grande quantità dei palloni toccati dai due terzini sia nella metà campo avversaria. Così facendo il Frosinone è costrette ad ”allargare” sempre due uomini per coprire la fascia e li perde per difendere in area. Sempre in tema fasce, fondamentale l’ingresso di Bernardeschi per Bentancur. Allegri rompe gli indugi e passa al 4-2-3-1 con Emre Can a far da recupera palloni, ogni qualvolta i ciociari provano a spingersi timidamente dall’altra parte. Il neoentrato dà maggior sbocco alla manovra della Signora e, a differenza di Dybala, salta l’uomo con più facilità. Le reti bianconere sono evento ineluttabile, che neanche il pur stoico Frosinone può evitare. E la Juve va.

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