Samp, non basta il Var

Posted By on Set 24, 2018 | 0 comments


Giacomo Spadoni

 

Sembrava scampato pericolo. Era fatta. La terza partita in una settimana stava finendo in modo dignitoso per la Samp, che poteva ritenersi soddisfatta per la conquista di un punto – sofferto, certo- ma importante. Sarebbe stata la conferma che in casa la Doria proprio non sa perdere, che riesce a resistere fin oltre alle proprie forze, con calciatori stremati costretti agli straordinari a causa dell’infortunio delle loro riserve.                                                                                                                    Certo, se l’è vista brutta. A fine primo tempo segna Nainggolan, ma è tutto fermo: il VAR annulla per fuorigioco; nella ripresa ancora 0-1, Asamoah gran botta da fuori, ma l’arbitro ferma tutto: la palla è uscita. Insomma le coronarie dei blucerchiati sono state messe sotto pressione, ma alla fine un punto è sempre un punto.                                                                                                                          Questo sarebbe stato il pensiero dei tifosi se il VAR avesse annullato anche l’ultimo gol dell’Inter, quello di Brozovic al 94’.

Invece il gol è buono, l’Inter vince –ancora, che carattere!- in rimonta, e la Sampdoria esce sconfitta, con tanta amarezza.                                                                                                                                              Le sconfitte all’ultimo secondo sono le più infami. Magari avrà pure meritato l’Inter, è fuor di dubbio. Però essere bocciati all’ultima domanda quando pensavi di aver passato indenne un esame difficile, quello brucia.

La squadra di Giampaolo, c’è da dire, non ha brillato. Solo per metà primo tempo è stata padrona del campo col suo avvolgente possesso di palla e con una manovra ben costruita. Man mano però che le forze diminuivano è uscita fuori l’Inter, che ha iniziato ad affacciarsi dalle parti di Audero e a rendersi sempre più pericolosa, fino ad arrivare a vincere la partita. La più grande amarezza per la Samp è sicuramente legata alla brillantezza fisica: Ramirez aveva chiesto il cambio ma Caprari era indisponibile, Quagliarella e Defrel avevano bisogno di rifiatare ma Kownacki si era fatto male. La squadra non è riuscita a stare alta e a mantenersi pericolosa, e il gol della sconfitta era solo questione di tempo.

Ora però in casa Samp bisogna voltare pagina e raccogliere le ultime energie in vista degli impegni della prossima settimana: l’infrasettimanale a Cagliari e poi la partita contro la SPAL. Poi si tornerà ai ritmi consueti e ci sarà la sosta, per recuperare gli infortunati e riprendere il cammino, dopo essere inciampati sulla rasoiata di Brozovic all’ultimo minuto

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