Alessandro Nardi
Il Toro sembra aver smarrito la strada: oddio, non è che l’anno scorso fosse una macchina da guerra, ma in alcuni tratti della stagione, da quando era arrivato Mazzarri, sembrava aver trovato la giusta strada. Oggi la squadra sembra aver totalmente disimparato il gioco del suo allenatore. Sicuramente l’assenza di Benassi si fa sentire, era un giocatore importante che sta facendo benissimo alla Fiorentina, ma non è solo questo il problema, anzi. Il Toro tutto sommato ha fatto bene sul mercato: ha tenuto Sirigu, Rincon ed ha portato Zaza, attaccante che per i granata può essere molto importante; non solo per i suoi gol, ma anche per la sua importanza tattica. Insieme a Belotti può mettere in grande difficoltà le difese avversarie anche per la sua capacità di pressing, che tuttavia, fino a questo momento non ha dato i frutti sperati. Gli esterni sono un altro tasto dolente: sappiamo perfettamente l’importanza che ricoprono nel 3-5-2 di Mazzarri, che col loro lavoro devono garantire pericolosità offensiva, senza dimenticare di dare equilibrio in difesa. Lo scorso anno De Silvestri era un punto fermo di questa squadra, forniva un rendimento buono e qualche volta è riuscito anche a segnare gol importanti. Quest’anno sembra un altro giocatore: è involuto e poco incisivo, a dimostrarlo abbiamo le tre sostituzioni nelle prime quattro gare di campionato, e addirittura l’assenza dal campo nella gara di Ieri. Anche dall’altro lato del campo la confusione regna sovrana: nel ruolo di esterno sinistro sono stati utilizzati: Ansaldi, Berenguered Aina, quindi tre giocatori in cinque partite. C’è da aspettarsi e da pretendere da Mazzarri che faccia chiarezza, prima con se stesso, poi con gli altri giocatori e riparta, perché, nonostante tutto, l’Europa League si può ancora raggiungere.