Inter, turnover e storie di riscatto

Posted By on Set 30, 2018 | 0 comments


Giovanni Rosati

 

I nerazzurri sconfiggono il Cagliari di Maran per 2-0 e proseguono così la propria striscia di quattro vittorie consecutive apertasi dopo la straordinaria rimonta all’esordio in Champions League contro il Tottenham. Ad andare in rete ci ha pensato praticamente subito Lautaro Martinez, a sigillare il punteggio è arrivata invece la prodezza di Politano, il quale si è coordinato magistralmente col proprio mancino andando a baciare il palo e mettendo in ginocchio un inerme Cragno.

Premesse inaspettate – Che Spalletti possa cambiare delle pedine così importanti per il proprio sistema ottenendo risultati convincenti è un qualcosa di sorprendente, e basta inserire nella barra di ricerca di Google le parole ‘Spalletti’ e ‘turnover’ per imbattersi in articoli di un solo anno fa con titoli quali “Inter, niente turnover: Spalletti è il tecnico che ha usato meno giocatori in A” oppure “Inter, Spalletti nemico del turnover”. Contro il Cagliari il tecnico di Certaldo ha invece confermato la propria tendenza in questa stagione a coinvolgere un maggior numero di calciatori e ha dimostrato di potersi privare anche di chi qualche tempo fa era considerato imprescindibile. Per la terza volta non è partito da titolare capitan Icardi (solo una volta per infortunio), come per la terza volta non ha iniziato dal 1’ il croato Perisic. In difesa hanno riposato sia Skriniar che Asamoah in favore di Miranda e Dalbert, a centrocampo è stato riesumato addirittura un giocatore come Borja Valero, che sembrava esser finito ai margini del progetto nerazzurro, così come è tornato a potersi considerare titolare un Candreva tanto canzonato per la scorsa infelice stagione. La sorpresa di questa Inter è tutta qui, nella capacità del suo tecnico di far sentire tutti parte attiva di questa squadra. E stupisce ancora di più perché avviene proprio nel momento in cui la sua figura nell’opinione pubblica sta essendo minata dalle rivelazioni dell’autobiografia di Totti sul rapporto difficile vissuto dai due nell’ultimo anno di carriera del giallorosso.

Riscatto – La prima storia di riscatto in questa gara è quella del brasiliano Dalbert, autore di un’ottima prova e dell’assist vincente per l’1-0 dei padroni di casa. La seconda è quella di Lautaro, che ha sfruttato quello stesso cross di Dalbert per sbloccare la partita trovando il primo gol in questa sua nuova avventura. L’argentino, dopo uno straordinario pre-campionato, aveva trovato solo 70’ nella nostra Serie A (69’ a Sassuolo e 1’col Torino), deludendo le aspettative che quello stesso pre-campionato aveva creato.

Tra gli ospiti c’è invece una vicenda un po’ enigmatica creatasi attorno alla rete dell’eventuale 1-1 segnata di mano dal capitano dei sardi Dessena. Il centrocampista spinge la palla oltre la linea di porta col braccio sinistro e quando giustamente l’arbitro annulla la marcatura e lo ammonisce previa consultazione del Var questi esplode in proteste furiose. A fine gara il numero 4 ha poi detto: Il gol era da annullare e non stavo discutendo quello. Ho interpretato male l’ammonizione, sono un ragazzo leale, ho protestato eccessivamente, ma non voglio prendere in giro nessuno. Non ho discusso con l’arbitro sul gol e non gol, hanno i mezzi per prendere la decisione giusta. Ma ho interpretato il giallo come se fosse una mia furbata e io non voglio fare il furbo. Io pensavo di averla presa con il fianco. Un parziale riscatto anche per lui. Anche se a quell’ultima frase viene difficile credere ciecamente…

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