Avellino, inizia la scalata

Posted By on Ott 6, 2018 | 0 comments


Pasquale Pollio

Alla fine di un’estate turbolenta, trascorsa tra le aule di tribunale della giustizia sportiva ed amministrativa, l’Avellino di Walter Taccone viene cancellato dal calcio professionistico, ed è la seconda volta che accade alla società negli ultimi dieci anni.

Partire ora con la consueta caccia alle streghe per individuare tutti i colpevoli di questo disastro sportivo, anche se qualche idea ce la siamo fatta, non ha più senso.

La triste verità e che all’Avellino tocca ripartire dalla Serie D, con buona pace di tutti, ma dalle ceneri della vecchia società ecco nascerne una nuova, solida, e con i giusti presupposti per tornare,in un breve lasso di tempo, nel calcio che conta, e dove meriterebbe di essere per la sua storia.

Il nuovo patron è GianAndrea De Cesare, neofita del calcio, che anche con qualche errore di valutazione iniziale ha costruito, in un breve lasso di tempo, la nuova società contrattualizzando staff tecnico e giocatori.

La squadra è stata affidata ad Archimede Graziani, tecnico serio e preparato, con una lunga esperienza nella categoria, cosa indispensabile per il raggiungimento degli obbiettivi prefissati.

Nella rosa messa a disposizione dell’allenatore, tra i tanti, spiccano i nomi di Ferdinando Sforzini (376 gare e 99 reti in carriera, con esperienze in A con Pescara e Bari), Ewone Matute(264 presenze complessive, quasi tutte in B), Nicola Ciotola (332 partite in carriera), e la sorpresa Alessandro De Vena (25 anni ex Casertana) autore già di tre gol.

I Lupi irpini, inseriti nel girone G, guidano la classifica con 10 punti in quattro giornate, frutto di tre vittorie consecutive, esordio a Ladispoli, 1-4 il finale, vittoria 2-1 al Partenio contro l’Albalonga, seguita poi dal 3-1 conquistato sul campo dell’Anzio.

Unico neo, il deludente pareggio interno 1-1 con l’Anagni, che è sembrata ben poca cosa, e la sconfitta in Coppa Italia al Partenio con il Nola che ha estromesso i biancoverdi dalla competizione.

Nonostante le amarezze patite in estate, i tifosi non hanno fatto mancare il loro supporto alla squadra, pensate che nelle prime ventiquattro ore di lancio della Campagna Abbonamenti sono state sottoscritte 1200 tessere, e andando avanti a questo ritmo, si potrebbe tranquillamente arrivare a quota 3000, un’enormità per la Serie D.

La verità è che a prescindere dalla categoria in cui gioca, per i tifosi biancoverdi l’Avellino è uno stile di vita e non si abbandona mai

 

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