Fiorentina, a Roma per sognare

Posted By on Ott 7, 2018 | 0 comments


Vincenzo Boscaino

 

La partita dei ricordi. Così potrebbe essere ribattezzato questo Lazio – Fiorentina. Intrecci e ricorsi storici si vanno a mescolare in una delle più belle e attese partite della giornata. Il ritorno di Pioli a Roma, Badelj che sfida la sua vecchia squadra e quella coppia terribile d’attacco, Simeone-Chiesa, figli di due meravigliosi giocatori biancocelesti. Passato e presente, ricordi e futuro, tutto in novanta minuti.

Lazio-Fiorentina è una sfida tra due squadre verticali, in maniera diversa, ma verticali. La Fiorentina costruisce il suo gioco andando a recuperare palla più in alto possibile, cercando di innescare la velocità delle sue ali. La Lazio, di contro, grazie agli ottimi palleggiatori sulla trequarti, cerca continuamente di innescare l’ecletticità di Immobile. Mezzi diversi, stesso risultato.

La chiave tattica della sfida sarà, quindi, la velocità. Entrambi le squadre non sono a proprio agio a controllare il pallone per lunghi periodi di tempo, andando in difficoltà con avversari che si chiudono e ripartono. La scelta ricade tutta su Pioli, e dalla sua volontà su come impostare la partita. Cercherà di dominare il campo, oppure sfruttarà gli ampi spazi che la Lazio lascerà giocando in casa?

L’allenatore Viola in conferenza non scioglie il dubbio, ma avvisa i suoi di non sottovalutare gli avversari: “Mi aspetto un avversario molto determinato – ha continuato Pioli – So quanto può pesare perdere un derby a Roma ed è arrivata anche la sconfitta in Europa, per questo troveremo una squadra cattiva dal punto di vista agonistico. Dovremo giocare al loro livello per avere le nostre possibilità”.

Inevitabile la domanda su Simeone, forse il meno brillante nelle ultime settimane. Pioli lo coccola, lo difende e lo esalta. “Non si giudica un attaccante solo dai gol”. Certo, ma un suo gol oggi servirebbe come il pane. Sbloccarsi, sarebbe troppo importante.

La Viola si trova ad affrontare questo match da quarta in classifica (ma la Roma ha una partita in più) e con la possibilità di agguantare il secondo posto se il Napoli dovesse cadere. Non male per la squadra più giovane d’Europa.

Lazio-Fiorentina è una sfida in cui il passato e presente determineranno il futuro prossimo delle due squadre. Novanta minuti che serviranno a capire dove si può arrivare

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