Giacomo Spadoni
Una vittoria così fa dimenticare tutti i punti persi e le delusioni subìte nelle ultime partite. Fa dimenticare il gol di Brozovic, il rigore sbagliato da Kownacki. Questa vittoria può cambiare la stagione della Samp.
3 punti arrivati contro una squadra in crisi, è vero, ma pur sempre in trasferta a Bergamo; 3 punti conquistati con un calcio piazzatosenza aver dominato la partita, ma così sono le vittorie delle grandi; 3 punti strappati subendo in qualche occasione, ma resistendo con le ultime forze dei giocatori, ormai stremati dai tanti impegni in pochi giorni.
E’ proprio la resilienza della Samp ad aver colpito. All’ultima partita di un tour de force di 20 giorni ci si aspettava che molti dei titolari che le hanno giocate tutte tirassero il freno, o comunque subissero sul piano fisico l’atletismo dell’Atalanta. Anche Giampaolo ha ammesso che la sua squadra solitamente soffre le squadre fisiche, ma oggi i blucerchiati si sono superati. Sono riusciti a palleggiare tutta la partita, facendo correre a vuoto gli indemoniati bergamaschi; hanno saputo sfruttare le occasioni create e hanno difeso di squadra, corti e compatti, gli assalti nerazzurri del finale.
E’ una squadra matura questa Sampdoria, che, quando non vanno i colpi di Quagliarella e Defrel, o non brillano le invenzioni del trequartista, riesce a scamparla alla vecchia maniera: una spizzata da calcio d’angolo e palla al centro. Giampaolo ha di che essere contento.
Si arriva finalmente alla sosta, e ci si arriva nella maniera migliore: ora, per chi non va in nazionale, si prospettano 10 giorni di riposo per ricaricare le batterie e recuperare da questo intenso inizio di stagione. Poi, alla ripresa del campionato, alla Samp toccherà un trittico niente male: Sassuolo, Milan e Torino. Scontri diretti nei quali non sono ammessi passi falsi.