La Spal alla ricerca del suo capitano

Posted By on Ott 8, 2018 | 0 comments


Enrico Corsini

 

Quella vista in campo nell’ultimo turno di Serie A, in casa, contro l’Inter è stata un’ottima Spal ma ciò, purtroppo, non le è bastato per trovare la vittoria contro i nerazzurri. Gli estensi sono compatti, e si muovono con precisione senza mai scollare i reparti tra loro così da poter sfruttare al massimo le occasioni in attacco e da non correre troppi rischi in difesa. Una brutta prestazione di Joao Miranda favorisce i biancazzurri che riescono a trovare la rete grazie alla determinazione di Alberto Paloschi, subentrato ad Antenucci, che sfrutta un cross di Fares “corretto” da una deviazione di Vrsaljko e non intercettato da un distratto Miranda. Un vero e proprio gol alla Paloschi. In realtà la deviazione di Vrsaljko sembra più un favore ricambiato a Djorou per la deviazione decisiva, sul colpo di testa di Icardi, che fa perdere il tempo dell’intervento a Gomis e regala il vantaggio all’Inter. Miranda vuole proprio bene alla Spal e decide di intervenire in ritardo e goffamente su Felipe in area di rigore regalando un penalty ai ferraresi e, così, si delinea il ritratto della Spal. Si, perché, il rogore guadagnato da Felipe viene letteralmente sprecato da Antenucci che al momento di calciare taglia troppo la conclusione e manda il pallone alla destra di Handanovic, disperandosi. Ecco le due facce della Spal: Paloschi e Antenucci. Da un lato un ragazzo che, pur non certo del proprio ruolo da protagonista in ogni gara, cerca sempre, con rabbia e determinazione, di lottare per la propria squadra, dall’altra un capitano che appare spaventato, incerto, timoroso e anche un pò col “braccino”. Fortunatamente per Semplici lo status di Antenucci sembra non aver contagiato il resto della squadra che con cuore e grinta ha lottato fino all’ultimo anche contro l’Inter di Spalletti. Ottima la prestazione del giocatore, di fede milanista, Manuel Lazzari che sulla fascia ha dato filo da torcere ad Asamoah. Bene anche Simone Missiroli e Pasquale Schiattarella, meno convincente in mediana Mattia Valoti. L’ingresso di Lautaro Martinez e la sua coesistenza con Mauro Icardi, creano più di qualche problema al pacchetto difensico spallino che concede all’Inter il raddoppio e la vittoria dell’incontro. Un po’ troppo nervosetto e permaloso è stato il direttore di gara Fabio Maresca che ha sventolato ben 8 cartellini gialli, e ripreso più volte la panchina di casa. Tirando le conclusioni in vista della pausa per le nazionali e dell’incontro con la Roma del 20 ottobre, gli estensi hanno giocato bene e la sconfitta, per quanto amara, era messa in preventivo. L’obiettivo è arrivare al 200% al 28 ottobre per la gara contro il Frosinone, sperando di arrivarci, anche, con un ritrovato Capitan Antenucci.

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