Un Genoa sciaguRadu ribaltato dopo il decollo

Posted By on Ott 8, 2018 | 0 comments


Rodolfo Arcudi

 

Sarà che gli dei del calcio sono più volubili delle dive del cinema muto, sarà che nello sport la cosa più difficile è allungare la mano per raccogliere una vittoria che senti già tua o sarà più semplicemente che una squadra che funziona in attacco non può rilassarsi e trascurare la coesione difensiva, come che sia un Genoa che, seguendo il suo Re Mida, aveva imboccato il sentiero per issarsi al terzo posto nell’Olimpo della classifica, in un quarto d’ora si smarrisce, sbanda e precipita alla dodicesima piazza.

Piatek è inarrestabile, trasforma in oro la prima palla che tocca facendo gol anche di testa e completando il suo repertorio; il Genoa gioca un primo quarto d’ora come da copione contro un Parma decimato, Grifone aggressivo e concreto, Lazovic domina sulla sinistra creando continui pericoli, il vento sembra gonfiare le vele dei liguri fino a che al 15’, su un calcio d’angolo per gli emiliani, lo sciaguRadu Andrei esce a vuoto e consente a Rigoni di non esultare per l’1 a 1.

I rossoblu sono ancora vivi e determinati, reagiscono con veemenza per riprendersi il vantaggio, premono pericolosamente ma intorno al 25’ la fortuna volta le spalle ai genoani: ancora Piatek, ancora di testa, ancora verso il palo alla sinistra di Sepe ma stavolta non entra, la tecnologia ci dice per questione di millimetri; il tempo di abbassare le braccia già levate al cielo che la palla è nella rete della squadra di casa, Hiljemark consente al Parma di partire in contropiede, Barillà per Siligardi e vantaggio ospite.

Il terzo gol parmense arriva a stretto giro di posta per una difesa rossoblu ormai lasciata scoperta e con un Radu ancora non impeccabile, così alla mezz’ora la partita prende una piega definitiva nonostante un ultimo sussulto quando il VAR annulla un gol di Criscito al 36’.

Nel secondo tempo i cambi di giocatori e moduli operati da Ballardini non sortiscono particolari effetti per una squadra che continua ad attaccare il muro dei ducali ma sempre con meno convinzione, l’incontro scivola così verso la fine bloccato sul risultato maturato nei primi trenta minuti.

Alla fine rimane più il rimpianto che la sorpresa, il Genoa ricade in un black-out già accaduto in altre occasioni e fallisce l’occasione di essere protagonista in questi quindici giorni di sosta; poteva essere la sorpresa del campionato, poteva essere la squadra quarta in classifica e con il capocannoniere del campionato, poteva essere…

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