(di Gianluca Guarnieri) Male, anzi malissimo. La sosta è realmente deleteria per la Roma che si fa superare in modo inopinato dalla Spal di Semplici, reduce da ben 4 sconfitte. Giallorossi disastrosi che non azzeccano nulla e mostrano la versione “horror” di inizio stagione, dimenticando le buone cose fatte nel derby e in Champions League. Preoccupano una mancanza di reazione e di grinta, con la squadra che perde il filo del discorso già al momento dello svantaggio, problema già riscontrato nella scorsa stagione dove i Ko interni furono ben 6 (in campionato). Malissimo i singoli, vedi Dzeko: il bosniaco protagonista delle ultime gare con la tripletta al Viktoria Pilzen e la rete di Empoli (senza dimenticare la doppietta con la propria nazionale) si divora ben tre reti, fallendo quella più ghiotta sullo 0-1 mancando l’impatto con la palla servitagli da El Shaarawy, e cosa ancor più grave, poco prima di subire il raddoppio di testa di Bonifazi su corner. Dzeko in negativo ma non solo il numero 9; male il centrocampo con Cristante lontanissimo dal bel giocatore visto lo scorso anno con l’Atalanta, e lo stesso Nzonzi con il campione del mondo francese lento, abulico e troppo compassato per potersi opporre al pressing degli emiliani. Tra i meno peggio il solito Lorenzo Pellegrini, sfortunato con il palo colpito nel secondo tempo. 14 punti in 9 partite è il bilancio (negativo) di un inizio stagione sicuramente non preventivabile per la squadra di Eusebio Di Francesco, con il tecnico abruzzese sempre sul banco degli imputati per non essere riuscito ad invertire una situazione di forte negatività iniziata con il rigore di Petagna (fallo di Luca Pellegrini su Lazzari) e proseguita in un’incerta gestione tattica, con l’inutile 4-2-4 visto nel finale. Un pomeriggio da dimenticare, per un pubblico di 39.839 unità, in un pomeriggio più estivo che autunnale. Ora la Champions, con martedi sera il CSKA di Mosca. Servirà ben altra gara e ben altra reazione caratteriale, in un impegno europeo di enorme importanza.