Vincenzo Boscaino
A Torino per sfatare il tabù delle trasferte. Ancora nessuna vittoria per la Viola nelle partite lontano dalle mura amiche, con un solo punto raccolto, un trend che deve essere interrotto subito se si vuole ambire a traguardi importanti.
Torino-Fiorentina è un match che si appresta ad offrire numerose emozioni, con le squadre separate da un solo punto in classifica. Pioli in conferenza mostra la sua preoccupazione per una sfida cruciale, una partita che potrebbe proiettare la sua Fiorentina nella zona Europea, oppure bloccarla ancora in 90 minuti senza vittoria. “Il Torino ha valori e obiettivi simili ai nostri: raggiungere l’Europa migliorando il campionato scorso. Sono una squadra fisica, forte, ma lo siamo anche noi, che fino ad ora abbiamo dimostrato di saper giocare un calcio propositivo”.
Il tecnico Viola ha, inoltre, l’arduo compito di trovare una soluzione al problema dei gol. Simeone non segna più, Chiesa non è un goleador, e Pjaca e Mirallas ancora non sono in condizione. All’orizzonte ci potrebbe essere il ritorno di Thereau, ma il francese ancora non offre ancora garanzie dopo il problema muscolare di quest’estate.
Negli undici iniziali, allora, dovrebbe ancora trovare posto il Cholito, consapevole che la garra e il sacrificio non sono più sufficienti, adesso è il momento di essere cinici e decisivi. Al suo fianco Chiesa e Mirallas, chiamati ad agire il più largo possibile cosi da aprire la difesa a tre granata.
A centrocampo il trio Fernandes-Veretout-Benassi dovrà contenere la verticalità dei giocatori di Mazzarri, cercando di rispondere colpo sul colpo al gioco fisico che imporranno gli avversari. In difesa confermatissima la linea a quattro con Biraghi-Pezzella-Victor Hugo-Milenkovic davanti a Lafont. Il terzino serbo è stato lodato in conferenza stampa dal suo tecnico:”Milenkovic non è una scommessa mia ma della società. Nikola può diventare un difensore top”.
Torino-Fiorentina è una partita che può cambiare molte cose: morale, classifica e convinzione. Essendo una squadra giovane, la Viola vive di emozioni e di momenti, e questi novanta minuti possono determinare le settimane che verranno. Una partita difficile ed importante. Una partita che proprio non si può sbagliare.