Milan, stringiamoci a coorte!

Posted By on Ott 28, 2018 | 0 comments


Francesco Morasso

 

Oggi, alle ore 18:00, a ‘San Siro’, il Milan di Gennaro Gattuso ospiterà la Sampdoria di Marco Giampaolo in una sfida già di per sé molto delicata per la forza dei blucerchiati (3 punti avanti rispetto i rossoneri nella classifica di Serie A, appena 4 gol subiti in questa stagione, miglior difesa del massimo campionato e tra le prime in Europa), ma che assume un’importanza capitale alla luce delle ultime due sconfitte del Diavolo, contro Inter e Betis.

Una duplice, consecutiva battuta d’arresto che, di fatto, ha spedito Gattuso sulla graticola e posto il tecnico a serio rischio esonero. Nonostante le rassicurazioni della società, infatti, sulla stampa continuano a circolare voci di una possibile sostituzione di Gattuso qualora le cose contro Sampdoria e, mercoledì 31 ottobre, sempre a ‘San Siro’, nel recupero contro il Genoa, dovessero andare male. Si fanno i nomi di Antonio Conte (improbabile), Roberto Donadoni (possibile), Arsene Wenger (difficile) ed addirittura Leonardo (suggestione).

Gattuso, questa situazione, come l’ha presa? A suo modo, ovvero prendendola di petto, fiero, combattivo come non mai. Rino non ha alcuna intenzione di gettare la spugna, tutt’altro. Nel corso della conferenza stampa tenuta oggi a Milanello, per presentare la partita contro la Sampdoria, l’allenatore calabrese ha dichiarato, senza mezzi termini, di non aver mollato, di non essersi mai arreso, e di aver piena fiducia nelle capacità della sua squadra di uscire da questo momento difficile.

Un momento in cui, ha confessato Gattuso, al suo Milan riesce davvero poco e niente di quanto viene provato in settimana durante gli allenamenti a Milanello. Ecco perché il tecnico ha provato, sempre durante la chiacchierata con i cronisti, a stimolare i suoi giocatori: siccome vanno in difficoltà quando il canovaccio tattico impostato viene a mancare, meglio provare qualcosa di diverso, di innovativo, di geniale, di spontaneo, per venire a capo delle partite. Questo, contro la Sampdoria, sarà fondamentale.

In sostanza, un Milan che dovrà essere forse meno bello ma più pratico, ad immagine e somiglianza del suo allenatore quando, maglia numero 8, solcava il prato verde di ‘San Siro’, per tornare a conquistare i tre punti ed a riavvicinare i tifosi alla squadra.

Tra i tanti dubbi,in ogni caso, il Milan di oggi ha perlomeno una certezza, che paradossalmente, se mal gestita, potrebbe rappresentare un problema: Patrick Cutrone. Per farla brevissima: questo Cutrone non può più non giocare. Punto. Il che, ovviamente, non significa che Gonzalo Higuain debba andare a scaldare la panca. Ma è più volte parsa evidente – e non solo contro il Betis Siviglia – la carica, la voglia, la cattiveria e soprattuto la confidenza con il gol del ventenne di Como, che è stato quello che giovedì ha raccattato moralmente la squadra con il cucchiaino, l’ha buttata ancora una volta dentro e stava quasi per raddrizzare da solo l’inerzia del match. Cutrone merita un posto, in questo determinato momento in particolare, certamente a fianco del bomber argentino. In un possibile 4-4-2, con Biglia e Kessie in mezzo, Suso e Bonaventura esterni (con Castillejo e Laxalt pronti a subentrare per dare più profondità alla bisogna) e la solita difesa a 4. D’altronde, come sostengono parecchi tecnici, il 4-4-2 è il modulo della sicurezza, semplice nella sua efficacia, quello che ogni giocatore bene o male sa interpretare e al cui affidarsi nei momenti di difficoltà, senza inventarsi soluzioni tanto fantasiose quanto rischiose. E questo più che mai, per il Milan, è uno di quei momenti.

Sul versante Samp c’è abbondanza per il tecnico Giampaolo, con il solo Regini in infermeria. L’allenatore blucerchiato potrebbe ridare spazio dall’inizio a Barreto a centrocampo al posto di Linetty. Per il resto formazione pressoché scolpita, con Ramirez favorito su Saponara e Caprari per agire sulla trequarti alle spalle della coppia d’attacco composta da Defrel e Quagliarella.

Quinto posto, un filotto di quattro risultati utili consecutivi e solo quattro gol subiti, fanno della Sampdoria la difesa meno battuta della Serie A…una gara spartiacque anche per i liguri quella di oggi che misurerà l’attuale livello della squadra e ne calibrerà le ambizioni future.

 

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