(di Gianluca Guarnieri) Un’occasione sprecata? Probabilmente una questione di prospettiva, come il cosiddetto bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Il pari di Napoli ha diviso l’opinione pubblica, per come si è creato, con una squadra giallorossa letteralmente in trincea a reggere l’urto dell’assalto partenopeo, con un pari trovato all’89’ . A conti fatti un pareggio importante, ottenuto sul campo di una avversaria forte, reduce da un eccellente match di Champions contro il Psg, guidata da uno degli allenatori top europei. Tutto vero, ma un pizzico di perplessità sussiste vedendo il team di Eusebio Di Francesco arretrare a protezione di Olsen (ottima la prova del portiere svedese, dal piazzamento esemplare…), rivedendo del tutto le concezioni tattiche del mister ex Sassuolo, fautore di un calcio fatto di pressing e verticalizzazioni. Ovviamente in certi frangenti un pizzico di sano pragmatismo ci sta tutto, ma il Fort Apache eretto davanti al gigantesco estremo difensore nordico lascia qualche dubbio. Un dato appare in ogni caso indicativo ed interessante: la Roma riesce a dare il meglio di se stessa con le “grandi”. Infatti De Rossi e compagni hanno vinto le gare interne di Champions contro Viktoria e CSKA, sconfitto nettamente la Lazio nel derby e subito il pareggio di Maertens a Napoli ad una manciata di minuti dal termine. Discorso opposto con le “piccole”, visto il pari interno con il fanalino di coda Chievo, e le sconfitte con Spal e Bologna, scivoloni (uniti allo stop di San Siro con il Milan di fine Agosto…) che hanno compromesso questa prima parte di stagione.