Inter: Messi o non Messi, San Siro è già da record

Posted By on Nov 6, 2018 | 0 comments


Giovanni Rosati

Nella gara d’andata l’ottimismo derivava dai bei ricordi del 2010 e dalle sette vittorie consecutive incasellate dall’Inter tra campionato e Champions League, striscia infrantasi però quella sera al Camp Nou sotto il duplice colpo blaugrana firmato Rafinha e Jordi Alba. Se inseguire il record di vittorie consecutive non sarà più tra i pensieri dell’undici di Spalletti, i buoni ricordi continueranno invece almeno fino a questa sera a infondere fiducia nei tifosi della Beneamata. La qualificazione alla finale del 2010 venne conquistata in terra catalana grazie a una prestazione eccezionale che permise all’Inter di resistere alle velenose offensive dei padroni di casa, ma ai fini del risultato fu determinante la partita d’andata disputata a San Siro, ovvero quella che resta l’unica vittoria nerazzurra tra i sette precedenti contro il Barcellona.

Il caso Messi – Il 21 ottobre compare su tutti i cellulari dei tifosi nerazzurri una notifica importante: “Infortunio per Messi, salterà la doppia sfida all’Inter”. Poco dopo la notizia viene confermata: per l’argentino è arrivata la frattura del radio del braccio destro. Così, sicuramente, ne avrebbe avuto per un po’. Poi l’altro ieri il club catalano comunica la lista dei giocatori in partenza per Milano e, nonostante sia accompagnato da un asterisco, il nome di Messi a sorpresa c’è. La nota rimanda al fatto che l’okay definitivo dello staff medico blaugrana non sarebbe in realtà ancora arrivato, così la sua presenza non è ancora certa. L’attesa dura fino a ieri mattina, quando nell’elenco definitivo i convocati passano da 22 a 21 e il cinque volte Pallone d’Oro viene escluso. Ma il sollievo dei tifosi dei Baùscia dura meno di un’ora: tanto impiega infatti il Barcellona a twittare un nuovo elenco di cui il fenomeno argentino è tornato magicamente a far parte. Non è chiaro se sarà in grado di partire da titolare, di giocare solo uno spezzone o se invece sia partito solamente per sostenere la propria squadra in una trasferta tanto importante, ma qual nome scritto in nero su bianco sull’elenco dei convocati basta per rendere più inquiete le ore d’attesa per questo importante match.

L’undici titolare – Difficile indovinare chi saranno i giocatori scelti da Spalletti per giocare dal 1’ questa sera. Innanzitutto, un’incognita è rappresentata da Nainggolan, rientrato (con gol) nei minuti finali della sfida al Genoa. Il belga è fuori dallo stesso giorno in cui si è infortunato Messi e non è scontato che possa già avere nelle gambe i minuti e soprattutto le energie necessarie per affrontare un avversario tanto temibile già dal fischio d’inizio. L’altro dubbio lo ha suggerito lo stesso Spalletti in conferenza, dicendo alla stampa di non accantonare l’ipotesi di un 4-3-3. Ma è anche vero che senza Gagliardini e Joao Mario, calciatori apparentemente ritrovati dal tecnico di Certaldo ma esclusi dalla lista Champions, l’unica alternativa alla coppia Brozovic-Vecino a centrocampo sarebbe lo stesso Borja Valero che potrebbe giocare da trequartista in sostituzione di Nainggolan. La differenza sarebbe quindi più nell’atteggiamento che negli uomini.

Gli ex – Sono due per parte gli ex ai quali verrà stasera certamente riservata un’attenzione speciale. Vorranno dimostrare ai catalani di aver sbagliato a non puntare su di loro sia Icardi che Keita, cresciuti a La Masìa e poi spediti in direzione Genova e Roma prima di ricongiungersi a Milano. Dall’altra parte ci sono invece Rafinha, che come all’andata – quando segnò l’1-0 – è in ballottaggio con Dembelé per sostituire Messi dal 1’, e Coutinho. Il brasiliano non lasciò un grandissimo ricordo ai tifosi nerazzurri, ma Ausilio ha sempre detto che la sua cessione al Liverpool è stata la più dolorosa mai affrontata. I fatti gli hanno poi dato ragione: dopo averlo acquistato per circa 13 milioni, i Reds lo hanno infatti girato in Catalogna per ben 160. La frustrazione del pubblico di fede interista è già tanta in questo senso, amplificarla con un gol questa sera sarebbe un colpo durissimo.

Il record – Dal canto proprio, di questa gara l’Inter può già andar fiera. Grazie ai più di 5,8 milioni di euro incassati dalla vendita di 73.500 biglietti (i tifosi ospiti sanno circa 800), la Beneamata ha infatti frantumato il record di incassi della storia di qualsiasi club italiano. Sulle tribune del Meazza ci saranno sostenitori di ogni regione e non solo: i tagliandi sono stati venduti infatti anche a tifosi svizzeri, maltesi, britannici, tedeschi, ma anche cinesi, arabi o statunitensi. E pare sia già pronta una bella scenografia di cartoncini neri e azzurri che colorerà i primi due anelli di San Siro. Messi o non Messi, trionfo o delusione, l’Inter può già esser fiera di quanto è accaduto e accadrà appena al di fuori di quei 105×68 metri sui quali stasera le due squadre si daranno battaglia.

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