Juve, beffa special

Posted By on Nov 8, 2018 | 0 comments


Nicola Ciacciarelli  Beffa cocente quella dello Stadium per la Juventus. Dopo una gara controllata e poi dominata i bianconeri vengono ribaltati nel finale dallo United che si avvicina a -2 in classifica, regalando la vendetta perfetta a Josè Mourinho. Per la squadra di Allegri la consolazione è che la qualificazione rimane comunque vicina e che la vetta è ancora sua.
Primo tempo di equilibrio con i padroni di casa più manovrieri e lo United attendista pronto a sfruttare le ripartenze di Sanchez. Il cileno è più mobile di Lukaku e, perlomeno inizialmente, sembra dare più respiro ai seppur timidi attacchi inglesi. Attaccando la profondità con maggior convinzione costringe la Juve a difendere leggermente più bassa non permettendo un recupero palla immediato. Eppure lentamente la squadra di Allegri avvolge gli ospiti con il suo giro palla paziente. In breve la Signora prende possesso della mediana e staziona nella metà campo avversaria, seppur di occasioni se ne vedano poche.
La ripresa è per 35 minuti tutta appannaggio dei campioni d’Italia che sbloccano il risultato con un pallone in profondità di Bonucci per Ronaldo. L’attacco alla profondità di Cristiano era rimasta sin qui una soluzione poco esplorata nella stagione di Madama. Il fuoriclasse portoghese trova lo spazio giusto per fulminare De Gea prendendo di infilata la retroguardia inglese. I Red Devils spariscono e sbandano paurosamente, ma alla Juve manca il killer instinct e spreca a ripetizione tante buone opportunità (soprattutto con Cuadrado). Mourinho e i suoi rimangono in piedi e a poco più di dieci minuti dal termine il doppio cambio del Mago di Setubal rivolta la frittata. Mata e Fellaini prendono il posto di Herrera e Sanchez, spentosi nella ripresa. Il belga va a piazzarsi al centro dell’area e funge da ideale sponda per i cross della trequarti dei suoi, mentre l’ex Chelsea pennella la punizione dell’1-1. Una rete che nasce da una pesante ingenuità di Matuidi che sgambetta Pogba spalle alla porta. Errore incomprensibile per un campione del mondo. Il bis arriva su un altro piazzato: un cross ben calibrato di Young che sfiora le teste di compagni di squadra e juventini e si insacca in rete dopo il rimpallo a tre Szczesny-Bonucci-Alex Sandro. Altro gol evitabile se il polacco avesse attaccato con maggior decisione la sfera, invece di effettuare un passo all’indietro verso la propria porta o se i difendenti bianconeri avessero alzato la linea mezzo metro in più. Fatto sta che la beffa si concretizza in un finale di gara in cui la fisicità del Manchester la fa da padrone, mentre la Juve difetta in lucidità ed i cambi di Allegri non sortiscono gli effetti desiderati.
La gara dell’Allianz Stadium è decisa senza dubbio da episodi ed un pizzico di casualità ed è proprio questo che deve far drizzare le antenne ai torinesi. La Champions si conferma la competizione dei dettagli, spietata, cinica e beffarda. Non una novità in casa Juve.

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