Il Milan ringrazia il profeta in patria

Posted By on Nov 9, 2018 | 0 comments


Francesco Morasso

Un Milan incerottato e barricadero porta a casa un essenziale pareggio che lascia aperte ampie possibilità di passare il girone di Europa League. Primo tempo di sofferenza e di dominio, soprattutto nel possesso palla, dei sivigliani. Secondo tempo in cui i rossoneri alzano il baricentro e trovano il pareggio per poi arretrare ancora lasciando due occasioni importanti agli avversari. Pensare di tenere la palla contro una squadra come il Betis il cui scopo precipuo pare proprio far girare la stessa piuttosto che puntare al gol, è utopia e non solo per il Milan, che infatti imposta una partita attendista sperando di approfittare dei momenti di down degli avversari, cosa che puntualmente avviene.La sfida europea lascia però in eredità altri due infortunati, Musacchio, coinvolto in uno spaventoso scontro con Kessié e Calhanoglu, uscito anzitempo e parecchio malconcio. Non la migliore maniera per preparare la ‘mission impossible’ di domenica sera contro la Juventus. Il Milan sembra aver inglobato il file della sofferenza e sa come gestirlo. Il Betis, trascinato da un pubblico caloroso e caricato a pallettoni da un pre gara altamente coinvolgente, è partito fortissimo mettendo il Milan all’angolo e dopo averlo colpito con Lo Celso, non l’ha mandato ko con Sanabria. Quell’occasione è un po’ il tourning point del match, perché da lì i rossoneri hanno messo la testa fuori dal guscio, nonostante il 3-5-2 iniziale non abbia convinto granché, fino a pervenire al pareggio. Poi, quando il Betis ha rimesso benzina nel motore, il Milan ha dovuto chiudere nuovamente la guardia per reggere fino alla fine. Non ruberà l’occhio, ma Bakayoko anche ieri ha fornito una prestazione più che sufficiente. Il francese, una volta superata la tempesta biancoverde – del quale è stato uno degli argini più solidi – ha saputo recuperare palloni interessanti, dominare diverse seconde palle e ha messo i suoi centimetri a disposizione della squadra. Sua la mancata deviazione che ha mandato a farfalle Pau Lopez sulla punizione di Suso valsa il pareggio. Una crescita costante che sta producendo i risultati sperati da Gattuso a inizio anno. Sia chiaro, l’andaluso è stato il miglior giocatore di movimento del Milan al Benito Villamarin, ma da seconda punta fa una fatica bestiale. Decisamente quando ha ripreso a calpestare le sue zolle, quelle nelle quali sa cosa fare e come farlo bene. Non è un caso che nel secondo tempo il Milan abbia sfondato soprattutto dalla sua parte, con Pau Lopez che prima gli ha cancellato una parabola magica, salvo poi venire fregato dalla “velenosa” che ha dato il pari ai rossoneri. Suso è in uno stato di grazia totale, ma da seconda punta perde gran parte della sua imprevedibilità.Altra nota lieta della serata e’ la prestazione di Reina, quattro gol subiti in Europa League in altrettante apparizioni, ovvero uno a partita, ma non è che potesse fare più di tanto. Pepe è stato fondamentale quando ha saputo stoppare con decisione, forza e istinto, la stoccata di Tello, con tutto lo stadio che era pronto a esultare. Una parata strepitosa, che è servita come una scossa al Milan, che in quel frangente si era fatto prendere d’infilata. Così è stato cancellato un erroraccio in disimpegno con i piedi che poteva costare caro. L’elemento che, in ogni caso, piu’ caratterizza la nottata del Diavolo e’, senza dubbio, la scalogna!…Vedere scorrere a fine partita un terzo dei giocatori convocati da Gattuso per Siviglia in condizioni non ottimali è di certo un brutto segnale. Le zoppie di Cutrone e Calhanoglu (ce la dovrebbero fare per la Juventus), Kessie non al meglio, Musacchio uscito sulle sue gambe dopo momenti di grande spavento, non sono state delle istantanee da ricordare, soprattutto nel giorno in cui è stato annunciato l’intervento di Lucas Biglia in Finlandia. La partita di dopodomani con i bianconeri non arriva nel miglior momento milanista, con diversi giocatori che dovranno stringere i denti per esserci.

 

 

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