Una vittoria che manca da troppo

Posted By on Nov 9, 2018 | 0 comments


Vincenzo Boscaino

 

La condizione esistenziale della Viola può essere racchiusa in una frase, quattro parole che esprimono tutto quello che si desidera, una frase pronunciata da Pioli in conferenza stampa: “La Vittoria ci manca”.

Già, perché il mese di ottobre non è stato certo un mese da ricordare. Una sconfitta e tre pareggi, il tracollo in classifica ed un armadio pieno di rimpianti. Perché se pur si può capire il solo punto raccolto tra Roma e Lazio, le mancate vittorie con Cagliari e Torino bruciano ancora.

I 16 punti in classifica sono un buon rullino di marcia, ma una vittoria contro il Frosinone potrebbe dare morale a tutto l’ambiente. La vittoria non è impossibile, anzi, ma guai ad abbassare la guardia. Essere la squadra più giovane d’Europa porta con sé pregi e difetti. Grinta, atletismo e spregiudicatezza ma anche inesperienza e incapacità di leggere i momenti sia della stagione che della singola partita. Qui entra in gioco Pioli che ne ha viste troppe per sottovalutare un avversario che vorrà giocare la partita della vita: “Troveremo una squadra motivata che vive un buon momento e che vorrà continuare su questo percorso”. Guai a sottovalutarli.

Il tecnico Toscano conferma il 4-3-3 con Simeone-Pjaca-Chiesa in attacco. È proprio questo reparto che deve farsi trovare pronto, un reparto che fino ad oggi ha deluso. Lasciando da parte Chiesa, faro della Viola, da Simeone e Pjaca ci si aspetta di più, quel salto di qualità che quest’anno è mancato. A centrocampo confermatissimo Veretout insieme alle due mezz’ali Gerson e Benassi.In difera davanti a Lafont si schierano da destra a sinistra: Milenkovic-Victor Hugo-Pezzella-Biraghi.

La Fiorentina è chiamata a vincere. Vincere dopo un mese senza riuscirci, vincere per riprendere a correre verso l’Europa. Questa partita ha un valore molto più grande di quanto possa sembrare, è una partita per scacciare via i fantasmi che si sono insidiati nei giocatori, quelle paure che stanno bloccando l’enorme potenziale di questi giovani. Più della prestazione, servirà lottare e crederci.

Ora non si più più sbagliare.

 

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