Rodolfo Arcudi
Difficile digerire la goleada subita al Meazza, infatti i sostenitori genoani non l’hanno ancora fatto ed in settimana hanno duramente contestato l’operato della presidenza Preziosi con un comunicato dei gruppi ultrà della Gradinata Nord in cui si invitano i tifosi a riempire il Ferraris per sostenere il “…nostro Genoa vittima di dissennati capricci dell’azionista di maggioranza…”
In questo clima di malumore, dopo un andamento altalenante nelle ultime giornate in cui si sono portati a casa pochissimi punti, Juric dovrà mettere in campo una formazione che dia segnali di miglioramento sul piano del gioco, intensità e coraggio come ha dichiarato nel pre-partita, solo una squadra capace di aggredire un Napoli, magari stanco per le fatiche europee, potrà sperare di riscattare le recenti delusioni e riportare dalla propria parte un pubblico che stasera si aspetta una reazione d’orgoglio dalla propria squadra.
La formazione che scenderà in campo sarà l’abituale 3-5-2 senza un trequartista che forse nella circostanza sarebbe stato utile per compattare la squadra: in porta ancora Radu; in difesa Biraschi, Romero ed il capitano Criscito al rientro dalla squalifica; indisponibile Sandro al centro del campo ci sarà Veloso con ai lati Hiljemark e Bessa e Romulo con Lazovic sulle fasce; in attacco Kouame con Piatek.
Nella sfida tra centravanti polacchi, contro il dirimpettaio Milik, il pistolero genoano dovrà interrompere il digiuno che dura da quattro partite, ritrovando quel gol che era una delle poche sicurezze negli alti e bassi di questa squadra obbligata a raccogliere un risultato positivo in una partita in cui parte ovviamente sfavorita rispetto ad un Napoli in lotta scudetto e contro cui non vince dal gennaio 2012, da allora due pareggi e quattro sconfitte nelle gare casalinghe.
L’obbligo di una prestazione positiva grava soprattutto sul tecnico croato che, anche se giustificato da un ciclo di impegni proibitivo, giungerebbe alla quinta partita senza vittoria, sesta per il Genoa come nell’ultima esperienza Juric, con panchina a rischio naufragio.