Giovanni Rosati
Sette vittorie consecutive in campionato: questo è il biglietto da visita dell’Inter che si presenterà nell’anticipo del mezzogiorno sul campo dell’Atleti Azzurri d’Italia. I nerazzurri hanno risalito la classifica fino ad appaiarsi al Napoli sul secondo gradino più alto del podio, riuscendo allo stesso tempo a stupire tutti nei turni europei infrasettimanali e tenendo ben viva la speranza di un passaggio alla fase eliminatoria. A inizio stagione quella di Spalletti sembrava una squadra zoppicante, che era riuscita a raccogliere solo quattro punti dopo altrettante partite e a perdere in casa contro una neo-promossa. Ma la claudicanza è un qualcosa che si attribuisce ai vecchi oltre che ai malati e l’Inter ha dimostrato di non esser né l’una né l’altra cosa. Al contrario, il percorso nerazzurro in questa stagione è invece addirittura quello di un bambino. Un bambino caduto più volte a terra nel tentativo di imparare a camminare oppure ad andare in bici o sugli sci. Un bambino che alla fine ha imparato molto bene come farlo e che a Bergamo dovrà sostenere un’importante tappa di un Giro d’Italia meglio conosciuto come Serie A.
L’avversario – Dall’altra parte del terreno di gioco scenderà in campo una squadra che, oltre ai colori sociali, con gli ospiti condivide anche un ottimo stato di forma. Gli uomini di Gasperini sono reduci da tre vittorie consecutive in campionato e sembrano aver finalmente rialzato la testa dopo un inizio difficoltoso. D’altronde è la classifica a parlare di come le due squadre abbiano impiegato tempi differenti per “imparare a pedalare”. Se da una parte l’Inter è subito dietro alla Juve, dall’altra l’Atalanta è infatti ben 10 punti più in basso.
I precedenti – Le gare disputate dalle due società nerazzurre sono ben 125, con il club milanese in vantaggio per 69 a 25 contro quello orobico. Negli ultimi otto precedenti le vittorie meneghine sono state cinque, con una sola affermazione dei bergamaschi. E sul piatto milanese della bilancia ha un peso specifico notevole anche il solito, spietato Mauro Icardi. L’attaccante argentino ha non solo segnato sette reti nelle ultime sette presenze, ma anche sei nelle nove partite giocate contro l’Atalanta in carriera. La prima volta ne ha segnato uno, poi si è ripetuto prima con una doppietta ed infine con una tripletta: le dita del portiere di casa Berisha sono incrociate da inizio settimana, nella speranza che possano non esser entrate a Maurito le carte giuste per il poker.