Milan, un’altra partita mandata al Diavolo

Posted By on Nov 12, 2018 | 0 comments


Francesco Morasso

Niente da fare.

Non si riesce proprio a vedere la luce in fondo a questo tunnel da incubo a strisce bianconere, una serie negativa così prolungata contro la Vecchia Signora non riusciamo proprio a ricordarla, nemmeno nello sciagurato periodo a cavallo tra i ’70 e gli ’80.

Ieri sera a San Siro la sensazione diffusa è stata quella dell’impotenza: i marziani hanno segnato subito, si sono messi lì tranquilli ad aspettare senza nemmeno sudare più di tanto, quasi giocando controvoglia, e quando si è praticamente materializzato dal nulla un rigore che (forse) avrebbe potuto cambiare l’inerzia della partita, l’uomo più rappresentativo, quasi come se si trattasse di un dramma Shakespeariano, ha pensato bene di sbagliarlo.

Ecco, l’errore di Higuain è stata la pietra tombale sulla partita del Diavolo, è stato come se il Pipita avesse staccato la spina togliendo la corrente elettrica a tutto lo stadio, che per larghi tratti della ripresa ha assistito all’incontro quasi in silenzio, conscio dell’occasione irripetibile gettata alle ortiche.

In tutta franchezza in molti sono convinti che in realtà sarebbe cambiato poco o nulla, il Pianeta Juventus purtroppo al momento è distante dal piccolo satellite rossonero anni luce, in termini tecnici, tattici, fisici e mentali.

Comunque animo, quest’anno non si gioca per lo scudetto ma solo per provare a rientrare nell’Europa che conta, è necessario recuperare qualche infortunato durante la sosta per andare a giocare a testa alta lo scontro diretto dell’Olimpico contro la Lazio, quella dovrebbe essere una partita alla portata di questo Milan.

Perdere con la Juventus ci sta, perché è una squadra troppo più forte delle altre in Italia ed è tra le cinque squadre più forti d’Europa. Con un rigore fallito, però, ti lascia un po’ di amaro in bocca per quello che poteva essere e non è stato. Detto questo, ieri sera il Milan ha dato tutto quello che aveva in corpo per tenere testa ad una squadra che ha sempre condotto i ritmi della contesa, scavando il primo solco con la zuccata di Mandzukic e poi gestendo, fino al rigore fallito da Higuain, che ha praticamente sotterrato ogni tipologia di speranza milanista. Perché se Cutrone è entrato bene in partita, a livello di costruzione di palle gol non c’è stato molto, visto che Szczesny non ha dovuto compiere interventi per salvare la sua porta extra calcio di rigore. Ma il Milan non poteva fare di più, perché le assenze si fanno sentire facendo venire meno le alternative e le rotazioni. I rossoneri sono arrivati spremuti all’osso a questa gara, ma è anche vero che dopo la sosta per le nazionali, tornerà a pieno Calabria e, forse, Bonaventura. Gli uomini sono contati, le energie vanno recuperate, ma se poi ci si mettono anche i singoli a complicare le cose, allora il problema si dilata.

Gonzalo Higuain ha perso la testa. E questo non va bene. Il giocatore più forte della rosa che si fa cacciare per una protesta plateale e che rischia, seriamente, una stangata dal giudice sportivo. Due anni fa, con la maglia del Napoli, si beccò quattro giornate di squalifica per una reazione simile, che poi vennero ridotte a tre con un ricorso parzialmente accolto. Qui il rischio è che la sanzione sia molto simile a quella e gli farà saltare lo scontro diretto dell’Olimpico contro la Lazio, in programma alla ripresa del campionato. Al termine della partita, Higuain si è scusato con i compagni nello spogliatoio ricevendo l’abbraccio della squadra e capendo il danno causato.

Un’assenza pesante, che adesso Gattuso dovrà gestire al meglio visto che gli è rimasto solo Cutrone a disposizione come centravanti. Patrick, così come Higuain, ha bisogno di essere servito dentro l’area di rigore, ha bisogno di sentire l’odore della preda, non fare il primo mediano che comporta un grande lavoro di sacrificio, ma anche una poca presenza nei 16 metri. E questo poi condiziona le valutazioni sulle prove degli attaccanti del Milan. Di certo a Roma toccherà a lui e, probabilmente, qualche partita dopo.

 

Submit a Comment