Genoa, ancora una delusione ma Juric (per ora) si salva.

Posted By on Dic 3, 2018 | 0 comments


Rodolfo Arcudi

 

I numeri della gestione Juric sono evidentemente fallimentari, aldilà del calibro delle avversarie tre punti in sette partite sono davvero pochi e proiettano la squadra in una media da zona retrocessione, ancora di più la fiducia nel tecnico vacilla se si osserva lo score generale delle sue partite alla guida dei rossoblù che, considerando anche le precedenti avventure stabilisce un record negativo di 0,8 punti a partita.

Nella partita di Torino il Genoa ha dato l’impressione di avere come unica arma l’aggressività e la difesa, una squadra che, rinunciando ancora a Pandev, si arrocca in difesa e spera nel colpo dei suoi due attaccanti che rappresentano la nota più positiva di questa stagione e che anziché essere valorizzati sono sempre più sacrificati da questo atteggiamento rinunciatario.

Se l’espulsione di Romulo ha condizionato la gara mettendo la squadra in inferiorità numerica già al 28’ del primo tempo, è anche vero che il Torino era stato fino a quel momento padrone del campo e la successiva sostituzione di Piatek, l’unico che avesse dato un segnale di vita fino a quel momento cogliendo un legno, è suonato come un segnale di resa anticipato.

Eppure il Grifone ha avuto ancora un sussulto quando Kouamé, come sempre protagonista di una partita eccellente, in azione solitaria si procura un calcio d’angolo sugli sviluppi del quale mette a segno il gol del vantaggio ligure, ma è un fuoco di paglia, la fragile barchetta genoana al primo vento contrario si rovescia come il risultato della partita e nel recupero del primo tempo una pessima uscita dall’area di Romero e un evitabile fallo di Sandro in area consentono ad Ansaldi e Belotti di firmare il sorpasso granata.

Un Genoa mortalmente ferito prima del riposo rientra in campo senza credere più in una possibile rimonta ed anzi Radu si assicura una pagella generosa evitando un punteggio più punitivo, mentre anche il Toro si acquieta quasi rendendosi conto che in questo pomeriggio ormai c’è ben poco da temere.

La classifica del Grifone continua a non muoversi mentre la squadra sembra sempre più nervosa, come Lapadula che getta la maglia, sfiduciata e incredula, come Piatek all’uscita dal campo, ed ora arrivano due partite in casa da vincere assolutamente con l’Entella in Coppa Italia giovedì e con la Spal domenica, per Juric siamo già oltre le prove d’appello.

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