Giacomo Spadoni
Una zampata nel finale, un colpo di genio e di fortuna, un lampo a tempo scaduto: questo è stato il gol di Riccardo Saponara, che ha regalato alla Samp un insperato pareggio al 99esimo minuto, appena due minuti dopo il rigore del 2-1 di Immobile.
Un punto agguantato all’ultimo affondo, ma che in fin dei conti è giusto e meritato per quanto visto in campo. La Lazio avrà pur avuto qualche occasione in più, ma la Doria non è mai uscita dalla partita, è sempre rimasta ordinata e compatta e non ha mai smesso di rendersi pericolosa.
Una gara che era iniziata nel migliore dei modi per gli uomini di Giampaolo, capaci di andare in vantaggio grazie al solito Quagliarella, arrivato alla sesta rete consecutiva nelle ultime cinque partite giocate. Un gol da manuale, fotocopia di quello realizzato dallo stesso bomber blucerchiato la scorsa settimana contro il Bologna: azione manovrata sulla fascia sinistra, penetrazione in area e cambio di gioco rasoterra sul lato debole, dove il capitano è pronto per il tap-in vincente.
Dopo aver subito il gol di Acerbi e quel rigore -quantomeno dubbio- al 96esimo, non molte altre squadre si sarebbero spinte all’assalto alla ricerca di un miracoloso pari. Invece la Sampdoria ha dimostrato una determinazione e una tenacia non indifferente, e gli dei del calcio l’hanno premiata regalandole un preziosissimo pari che vale una vittoria.
Con il morale alle stelle, i ragazzi di Giampaolo avranno ora davanti un trittico di partite ampiamente abbordabili, dove bisognerà fare bottino pieno per avvicinarsi alle posizioni calde della classifica, quelle che vogliono dire Europa.