Un pareggio incredibile

Posted By on Dic 10, 2018 | 0 comments


 

Vincenzo Boscaino

 

“A dramatic 3-3 draw” così intitola skySport Inghilterra la partita tra Sassuolo e Fiorentina. Un thriller mozzafiato che è esploso in tutta la sua tragicità al gol di Mirallas. Una partita che ha racchiuso dentro di sé due differenti trame, protagonisti e finali. Se per ottanta minuti il 2 a 1 era il risultato di una gara, si avvincente, ma poco spettacolare, quello che è successo dopo è d’antologia. Due espulsioni, tre gol ed emozioni a raffica.

Sassuolo-Fiorentina doveva essere la partita del cambiamento, eppure ci ritroviamo ancora qui ad interrogarci sulla Viola. Debole ad andare sotto in questo modo con la squadra di De Zerbi, oppure indomabilmente forte nel suo non arrendersi mai? Due punti persi oppure uno guadagnato? Felicità o tristezza dopo questi novanta minuti? Si, siamo ancora qui senza saperci dare una risposta precisa.

“Il bicchiere è più pieno che vuoto visto come si è sviluppata la partita” commenta Pioli dopo i novanta minuti, mostrando un sincero ottimismo. “La squadra ha mostrato grande carattere e quella lucidità che ci era mancata nella prima ora”. Rimane, però, che la Fiorentina non vince dal 30 Settembre e continuare a vedere il bicchiere mezzo pieno non ci permette di osservare ed analizzare quello mezzo vuoto. Troppo fragile questo gruppo, totalmente in balia dei momenti della partita. Una barca in un mare in tempesta che risponde alle avversità senza avere il controllo della situazione.

Di positivo c’è che si è sbloccato Simeone. Una notizia che tutti i tifosi aspettavano da tempo, sperando che sia il primo di una lunga serie di gol. La certezza Benassi, poi, non delude mai. Ancora in gol, ancora decisivo. Se non è tra le mezz’ali italiane più forti, poco ci manca.

Pioli in settimana ha avuto la conferma da parte della proprietà. È lui il condottiero di questi ragazzi, la luce nel buio che troppo spesso cala su questi giovani. Adesso, però, servono i tre punti e un cambio di marcia. La classifica è ancora lunga. Che si riparta dagli ultimi sedici minuti, perché nessun traguardo ancora sembra davvero perduto.

 

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