Inter, a costarti la Champions è proprio l’errore da scongiurare

Posted By on Dic 12, 2018 | 0 comments


Giovanni Rosati

L’unico errore che potremmo fare è creare attenzione al risultato del Barcellona. Noi dobbiamo pensare a vincere la nostra partita”, diceva solo due giorni fa Spalletti durante la conferenza stampa della vigilia. Poco più di 24 ore più tardi non solo le sue peggiori paure si sono avverate, ma lo hanno fatto col suo benestare.

Quando a poco più di un quarto d’ora dalla fine il colpo di testa di Icardi ha finalmente perforato Zoet e riportato il punteggio in equilibrio, sia gli undici nerazzurri in campo che il loro tecnico hanno commesso proprio quel tipo di errore che si doveva scongiurare: hanno dato attenzione al risultato di Barcellona, non pensando alla propria partita. Al gol dell’1-1, Maurito e compagni si sono riversati sulla bandierina del calcio d’angolo a far festa come se si fosse messa in banca la qualificazione, visto il punteggio di 1-0 per i padroni di casa che stava maturando al Camp Nou. Una decina di minuti più tardi, Spalletti ha reinserito un terzino al posto di un attaccante per dare più equilibrio, ancora una volta come se con quel pari si fosse matematicamente promossi e si dovesse cercare di blindarlo.

Invece all’85’ della partita giocata in Catalogna Lucas Moura ha pareggiato e, neanche a dirlo, gli Spurs sono corsi a raccogliere il pallone dal sacco per tentare di vincerla e assicurarsi, loro sì in quel caso, gli ottavi di finale. E allora il tempo speso a esultare e a effettuare passaggi orizzontali in difesa è cominciato a pesare per l’Inter, che si è riversata in avanti nei minuti di recupero ma si è vista sbarrare prima la strada da un ottimo intervento di Viergever su Icardi e poi dall’imprecisa inzuccata di Lautaro a centro area. La realtà dei fatti è che nella serata decisiva il Barcellona il proprio dovere lo ha fatto anche con il pari, l’Inter no. Ci rivedremo di giovedì.

Appunti:

  • Icardi ha segnato in tutte e tre le partite giocate in casa dall’Inter in Champions. Essendo questa la sua prima stagione tra le stelle, si può dire che Icardi abbia sempre segnato in casa nella propria carriera in Champions League.
  • L’Inter è l’unica squadra del proprio girone a non aver battuto il PSV nel proprio stadio. Avrebbe decisamente dovuto pensar prima alla propria gara.
  • I nerazzurri sono sempre passati in svantaggio nelle sei partite di questo girone. Sempre.
  • Se quella conclusione di Perisic al 6’ non fosse sbattuta contro il palo, la partita si sarebbe messa sui binari giusti e il croato avrebbe potuto finalmente dare una sterzata importante alla propria stagione a livello psicologico e di prestazioni individuali.
  • Anche ieri sugli spalti di San Siro c’erano quasi 63 mila spettatori, che al momento della sostituzione di Asamoah, protagonista in negativo del gol dello svantaggio, lo hanno ciononostante applaudito. Ci fosse competizioni europee di tifoserie, i nerazzurri non scenderebbero mai in Europa League.
  • È un peccato. Per la stagione, per il progetto di crescita, per gli introiti dirottabili sul mercato, perché è appena arrivato un dirigente come Marotta. L’Inter è una squadra da Champions League, ma ieri dovrebbe dovuto esserlo un po’ di più nella mentalità.

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