Pasquale Pollio
Era ormai tutto deciso nel Girone D di Champions League, con Porto e Schalke 04 qualificate agli ottavi con un turno di anticipo, rispettivamente primo e secondo, e la squadra di Tedesco cercava di dimenticare l’ennesima delusione patita in Bundesliga, dove era uscita sconfitta nel derby della Ruhr con il Borussia Dortmund davanti al proprio pubblico.
Per l’occasione il tecnico, visto il risultato ininfluente, decide di effettuare il turn over modificando gli interpreti del suo 3-5-2, pertanto scendono in campo Fahrmann in porta, linea di difesa a tre composta da Stambouli, Naldo e Nastasic, a centrocampo Schopf, Goller, Mascarell, Serdar e Mendyl, con Konopljanka e Teuchert di punta.
L’incontro non regala emozioni, se si esclude qualche velleitario tentativo dello Schalke 04, e l’incontro si avvia alla conclusione sul nulla di fatto, ma in pieno recupero Schopf indirizza un rasoterra dall’area piccola sugli sviluppi di un calcio da fermo e regala i tre punti allo Schalke 04.
La qualificazione come seconda classificata del girone farà sì che ai tedeschi toccherà un sorteggio molto complicato negli ottavi, ma visto il momento attraversato dagli uomini di Tedesco, questa qualificazione può già considerarsi un miracolo, agevolato anche dalla composizione del girone.