Lazio, sconfitta senza drammi con l’Eintracht

Posted By on Dic 14, 2018 | 0 comments


Marco Bea
Lazio-Eintracht doveva essere sulla carta uno di quei film dall’esito già scritto, in cui la trama, tra uno sbadiglio e l’altro, si trascina stancamente in attesa dei titoli di coda. La sensazione al termine del match preserale di ieri all’Olimpico è invece quella di aver assistito ad uno spettacolo non memorabile, ma che ha comunque lasciato qualcosa allo spettatore. Al netto del suo scarso valore agonistico, per entrambe le formazioni qualificazione e piazzamento erano già acquisiti, l’ultimo impegno di regular season dei biancocelesti in Europa League ha infatti decretato qualche piccolo verdetto, forse ben più profondo di una sconfitta indolore e, se vogliamo dirla proprio tutta, anche immeritata.
Il primo dato che emerge dalla proiezione di ieri è squisitamente tattico e conferma una volte per tutte le ferree convinzioni di Inzaghi sul modulo. In una partita ideale per sperimentare il tecnico ha infatti cambiato nella sostanza ma non nella forma, con Correa “falso nueve” in tandem con Luis Alberto nel classico 3-5-2. Una coppia d’attacco inedita ma non del tutto improvvisata, che ha saputo produrre più di qualche interessante combinazione in verticale. Quella della profondità rimane infatti la principale carta del gioco di una squadra che continua a faticare sulle fasce, male nell’occasione sia Durmisi che Caceres, come testimoniato dall’azione che ha portato “El Tucu” alla rete del provvisorio vantaggio. Ulteriori indicazioni arrivano inoltre dai consueti imbarazzi nella fase difensiva. La retroguardia infatti è andata in forte affanno nella fase centrale della ripresa, spezzone più intenso della partita, andando a subire due gol, di cui uno ad onor di cronaca viziato da fuorigioco, nell’arco di 7 minuti.
Le difficoltà del reparto arretrato sono state acuite da una mediana troppo timida ed schiacciata nei confronti del possesso palla dell’Eintracht, che ha rimarcato tutti gli attuali limiti del duo autoctono Cataldi-Murgia, dai quali era lecito attendersi una prova più convinta. I tedeschi hanno invece messo in vetrina, oltre alle censurabili intemperanze dei propri tifosi dentro e fuori lo stadio, la consistenza del centravanti Haller ed il talento del trequartista Gacinovic, autore dell’eurogol del pari e dell’assist per la seconda marcatura. Spetterà ora ad Inzaghi elaborare gli spunti di questo giovedì europeo e riproporre la squadra nella sua miglior veste nel monday night di campionato contro l’Atalanta, dove il risultato conterà invece più di ogni altra cosa. La vittoria in casa Lazio manca infatti da oltre un mese e lunedì il pubblico si presenterà in sala con aspettative di tutt’altro tenore.

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