Inter, l’enigmistica e il carattere: l’errore è rimanere a terra

Posted By on Dic 15, 2018 | 0 comments


Giovanni Rosati

Quello attuale è senz’altro il momento più difficile vissuto dall’Inter in questa stagione. Nelle ultime sette partite i nerazzurri hanno vinto solamente una volta, contro il Frosinone, perdendo in tre occasioni e pareggiando in altre tre. L’ultima X è stata poi un vero e proprio colpo per il club di Spalletti: dopo giorni passati a riporre il passaggio del turno in Champions League in altre mani rispetto a quelle nerazzurre, in virtù dell’1-1 del Camp Nou tra Barcellona e Tottenham, l’Inter con una vittoria casalinga sul PSV si sarebbe qualificata agli ottavi di finale. Il successo, insomma, alla fine era davvero nelle sue mani, ma le è sfuggito.

Retrocessa ad una competizione sì da onorare, ma inferiore alla Champions per introiti e per prestigio, la Beneamata è chiamata ora a reagire subito per non rischiare di trasformare una stagione positiva in un disastro. Per la 16^ giornata di Serie A a San Siro arriva l’Udinese, una squadra che nello stesso scenario lo scorso anno era riuscita a sconfiggere i nerazzurri per 3-1. Dal quando il nuovo tecnico si è seduto sulla panchina friulana, l’Udinese ha trovato una vittoria, un pareggio e una sconfitta. Se fosse uno di quei test di logica o giochi da enigmistica in cui bisogna continuare la sequenza, avremmo parecchi problemi. Si potrebbe ripartire dalla vittoria e continuare i tre risultati a loop (V-P-S-V-P-S-V-P-S…), oppure passare nuovamente per il pari e tornare ai tre punti la prossima settimana, ripassare per il pari e così via (V-P-S-P-V-P-S…). La più improbabile sarebbe invece proprio una nuova sconfitta: chiamati a reagire dopo il crollo europeo, gli uomini di Spalletti dovranno sforzarsi di non farsi condizionare in negativo dalla recente delusione e scrivere la seconda “esse” consecutiva nella casella vuota dei friulani.

A D’Ambrosio dovrebbe stavolta esser preferito Vrsaljko dal primo minuto per una maggiore propulsione offensiva. Non ci sarà Vecino, mentre potrebbe tornare a calcare il terreno di gioco del Meazza Nainggolan. Giocando il primo anticipo di giornata dopo esser stata impegnata nell’infrasettimanale europeo, Spalletti potrebbe poi – come ha dimostrato di fare in questi casi – scegliere la via del turnover, lanciando ad esempio Keita e Lautaro in avanti. La prima occasione dopo la caduta è però delicata, e può segnare la traccia per il percorso che si intraprenderà di lì in avanti. Per non buttare una stagione iniziata col piede giusto, ora i nerazzurri devono dare un segnale forte del proprio carattere.

Dentro un ring o fuori, non c’è niente di male nel cadere. È sbagliato rimanere a terra”, Muhammad Ali.

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