Due amici al bar – Intervista ad Alessandro Scanziani, il farmacista

Posted By on Dic 17, 2018 | 0 comments


di Massimiliano Greco

 

 

Alessandro Scanziani era una Mezzala dotata di un certo estro, ha giocato con Como, Inter, Ascoli, Sampdoria e Genoa.
Nelle sue due stagioni in nerazzurro (dal 1977 al 1979) ha collezionato 46 presenze in campionato, segnando otto gol e vincendo la Coppa Italia 1977-1978.
Ha giocato più di cinquecento partite da professionista segnando più di 80 gol. Con la Sampdoria è stato promosso in Serie A e ha conquistato, da capitano
della squadra, il primo trofeo della storia blucerchiata, la coppa Italia 1984-85.
Da allenatore ha ottenuto una promozione in serie C2 con la Gallaratese nel 1995
Successivamente ha guidato Como, Modena, Lumezzane, Spal, Lecco e Pergocrema.
E’ stato consiglieri comunale a Verano Brianza e commentatore di partite per Mediaset.
Nell’estate 2011 ha commentatore le amichevoli estive su Sportitalia
Dal 2016 è opinionista nella trasmissione “Obiettivo Inter” su InterFanTV.it

Ciao farmacista

Ciao, non so perche’ mi chiami farmacista ma credo di potertelo spiegare io.
Da ragazzo mio papa’ mi obbligo’ ad iscrivermi a farmacia perche’ non credeva al fatto che io potessi diventare un calciatore, quindi il patto era di studiare e di giocare.
Dopo essermi iscritto a farmacia sono andato in prestito, da Como, dove sono cresciuto, al Livorno e ho dato solo un esame. L’anno dopo sono tornato a Como in serie B, dove ho fatto abbastanza bene, e ho dato un altro esame, ma ormai avevo capito che la mia strada era il calcio e ho abbandonato gli studi, pero’ mi e’ rimasto attaccato questo soprannome.

Ieri, spulciando fra i numeri della tua carriera, ho scoperto che tu spesso sei risultato il capocannoniere della squadra a fine anno, non male per un centrocampista…

Si in effetti fare gol è sempre stato un aspetto che mi piaceva parecchio. Se finivo una partita senza essermi creato 2/3 situazioni per fare gol non mi sentivo contento; pensavo di non aver fatto il mio dovere.

Il primo anno di inter in serie A ti presenti con 6 gol in 23 presenze; il secondo va peggio…

Il secondo, dal punto di vista realizzativo va peggio perché il mister di allora mi impiegava in ruoli che, col mio, avevano poco a che fare, a volte Terzino sinistro.Durante una partita di coppa addirittura feci lo stopper. Quindi capisci bene che per un centrocampista come me risultava difficile. Non capii mai appieno questo tipo di scelta; infatti a fine anno chiesi di essere ceduto.

Dopo una parentesi di 2 anni ad Ascoli comincia la tua avventura sampdoriana che ti portera’ ad essere una bandiera di questo club e spettatore in prima persona dell’esplosione di Mancini e Vialli

Pensa che, quando tutti gli altri giovani facevano il primo anno di primavera, Mancio giocava in serie A titolare fisso nel Bologna: 30 presenze e 9 gol e, visto che Mantovani in quel periodo arrivava sempre primo sul mercato, lo porto’ a Genova e ci tocco’ fargli pure da autisti perche non aveva la patente. L’anno dopo arriva Vialli e li comincia l’avventura…

Sei stato il primo capitano della Samp ad alzare un trofeo, l’anno dopo perdeste la finale. Si puo’ dire che li nacque la Samp che poi arrivo’ al titolo di campione d’Italia?

Ti racconto del mio primo incontro con Mantovani: arrivo alla Samp che era in B, vado a parlare con Mantovani e, ti dico la verita’, ero indeciso se accettare o meno la sua proposta perche’ non ero sicuro di venire subito in A.
Mi siedo di fronte a lui e mi dice “Ti ringrazio per esserti degnato di venire a parlare con me. La mia proposta e’ (qui non si può dire) e la mia idea e’ quella di vincere lo scudetto”
La prima cosa che ho pensato e’ stata “questo e’ matto. Sono in B e pensa a vincere lo scudetto?” ero convinto che fossero parole di circostanza per convincermi a firmare e invece non scherzava per niente…

Se ti chiamo traditore?

E’ quello che pensano tanti tifosi della Samp ancora adesso per aver accettato il trasferimento al Genoa, ma la storia e’ un po più complicata di cosi.
Verso Marzo/Aprile il presidente mi dice che arriverà Boskov e che non rientro nei suoi piani; quindi mi lascia libero.
Il giorno dopo mi chiama Nassi direttore sportivo, che era passato dalla Samp alla Fiorentina, e mi chiede la disponibilità di andare da loro. Accettai immediatamente e al primo incontro firmai subito il contratto. Destino volle che, prima della fine della stagione, mi feci male col Como in coppa Italia e fui operato di menisco. Alla fine delle vacanze dalla Fiorentina vanno via Nassi e Agroppi, chi arriva?? Bersellini, e, come detto prima non ho mai avuto un gran rapporto con lui ne’ all’Inter ne’ alla Sampdoria.
Vado a fare la visita medica e il dottore della Fiorentina dice che secondo lui il ginocchio non andava bene. Avendo capito cosa c’era sotto andai a parlare dal presidente e chiesi se il problema fosse il ginocchio o l’allenatore. Mi disse che per loro non ero idoneo e che l’allenatore non centrava niente. Alle 11 di sera straccio il contratto. Il giorno dopo sulla Gazzetta esce la notizia che la Fiorentina mi aveva scaricato perche’ ero rotto.
Il 15 di agosto mi chiama il mio avvocato dicendo “Ale, ti vuole il Genoa”. D’istinto risposi “no io non posso andare al Genoa”. Dopo 15 giorni ero ancora senza squadra; mi richiama il mio avvocato e mi dice “Ale questi insistono, ti vogliono”. Considerata la situazione chiamo il presidente della Samp Mantovani pur essendo svincolato: “presidente mi vuole il Genoa”…“e tu cosa vuoi fare”… “presidente io non vorrei ma siamo al 20 di agosto e non mi ha chiamato ancora nessuno”. Avevo 33 anni e mi sentivo ancora in grado di giocare. Il presidente mi dice “Sandro non sono contento se vai al Genoa e non posso neanche proibirtelo ma, per Firenze rinunciavo al parametro che mi spettava, per il Genoa voglio fino all’ultimo soldo”.

Doping

Ai miei tempi, probabilmente, c’era qualcosa che pero’ non era considerato dopping. C’era la possibilità di fare determinate punture, perche’ magari avevi male, e, per togliere il male pur di giocare ti facevi fare la puntura e, secondo me, quello non e’ doping ma voglia di giocare anche se non sei al meglio.

Accordi pre partita o partite truccate

Una volta arrivato alla Samp andammo a Bari; a fine primo tempo eravamo sull’1-1, e, mi avvicinai a Ioro dicendo: “Maurizio il pari va bene anche a voi“ lui mi rispose “no no noi vogliamo vincere“ e alla fine vincemmo 2-1.
Secondo me per alcune partite ci si metteva d’accordo perche’ un pari andava bene a tutte e due. Ci puo’ stare che in una partita a te non freghi più nulla e lasci il risultato, perche’, magari, l’anno dopo puoi chiedere qualcosa tu e questo e’ successo. Anche se ho avuto alcuni compagni come Bellotto, che, quando si facevano certi discorsi mi diceva: “a me non frega niente, io voglio vincere altrimenti esco”
Tante volte ti arrivava anche l’input dalla società tipo “ragazzi oggi va bene anche il pari”
ma oltre questo io, soldi, non ne ho mai visti ne’ presi, anche se, per qualche partita, mi chiedevo come mai nessuno corresse…

Rimpianti?

Assolutamente nessuno. Sono stato fortunato nella vita a fare cio’ che mi piaceva

Il tuo 11 ideale di sempre con sistema 4-4-2

Se non ti dispiace rimango in Italia
Zoff-Gentile-Maldini-Baresi-Vierchowod-Causio-Zambrotta-Rivera-Pirlo.
In attacco proprio non saprei; potrei dirti Riva-Boninsegna-Altobelli-Rossi ecc. Di attaccanti veri ne abbiamo avuti parecchi e forti. Nominarne uno piuttosto che un altro… farei del torto a qualcuno anche perche’ ai miei tempi era molto più difficile fare l’attaccante.
I difensori non ti facevano respirare, adesso e’ molto più facile.

Mi fai venire in mente un giochino. Domenica Ronaldo lo marca Vierchowod

E sarebbe dura per Ronaldo; una volta i difensori ti stavano appiccicati addosso e non ti facevano respirare e, oltretutto, potevano “picchiare” di più. Io ricordo una frase di Maradona; chiamo’ Vierchowood Hulk. Ma lo stesso Van Basten, che allora faceva fatica, ma rimaneva uno dei più forti al mondo, col calcio di oggi farebbe 60 gol a stagione.

Grazie per la tua disponibilita’

Grazie a voi e un saluto agli amici di socialfootballtv

Submit a Comment