Roma, vittoria sul Genoa e tanta sofferenza…

Posted By on Dic 17, 2018 | 0 comments


(di Gianluca Guarnieri) Sofferenza, paura e forse anche angoscia. In una sera da tregenda vera e propria per il clima impietoso, la Roma torna alla vittoria dopo più di un mese, sempre ai danni di una ligure. L’11 novembre toccò alla Sampdoria, stavolta i tre punti vengono sottratti ad un Genoa, che recrimina un calcio di rigore nel finale di gara. Di Francesco respira, anche se la prova dei suoi ragazzi è più legata alla tensione nervosa, più che al gioco vero e proprio. Il tecnico romanista modifica lo scacchiere, affidandosi ad un 3-4-3, con Fazio, Manolas e Jesus in difesa. In avanti, Zaniolo finto “nueve” con Schick bocciato, e con Under e Kluivert pronti a supportarlo dalle fasce. Serata gelida di pieno inverno con una pioggia continua e  battente, per 29.000 spettatori. La Curva Sud in polemica con la società, resta in silenzio per i primi 10 minuti, per poi contestare la presidenza Pallotta e in ogni caso incitare la squadra. La Roma però appare tremebonda e il Genoa ne approfitta: al 17′ conclusione da fuori di Hiljemark, papera di Olsen che si fa sfuggire il pallone bagnato dalla pioggia e per Piatek è un gioco da ragazzi realizzare il vantaggio rossoblu. Una sberla pesante nel modo più assoluto. La squadra di Di Francesco sbanda ma riesce a riagganciare il risultato alla mezz’ora, grazie a Federico Fazio, bravo a calciare al volo in rete una punizione battuta dalla destra, messa in mezzo da Florenzi. Un pari che dura un paio di minuti, però, con la consueta sbadataggine sui calci d’angolo: corner da destra, spizzata aerea, difesa capitolina che resta immobile e Hiljemark che imita Icardi e Ionita, firmando l’1-2. Può essere il colpo del KO per il Genoa, ma la sorte positiva si materializza al 45′, sotto le rapidi spoglie di Justin Kluivert che parte in un “Coast to Coast” in stile Michael Jordan, lasciando sul posto il proprio controllore Zukanovic e trafiggendo il portiere Radu con un preciso diagonale di destro, assolutamente imparabile. 2-2. Ripresa e i giallorossi sfiorano il vantaggio: azione sulla destra di Cristante, traversone in mezzo smanacciato da Radu, con la palla che giunge ad Under. Pronto sinistro del turco che però sbaglia come con il Real Madrid, calciando alto da buona posizione. Il Genoa di Prandelli non è domo in ogni caso, e i rossoblu vanno ancora in vantaggio grazie al destro di Lazovic e ad una nuova indecisione di Olsen (serata nera per il portiere svedese), ma la rete viene annullata dal Var per una posizione di fuorigioco di Piatek. La rete la trovano invece i romanisti al 59′: scambio tra Cristante e Kluivert, pallone di nuovo all’ex atalantino che scarica una fucilata di destro che non concede scampo a Radu per il definitivo 3-2. Terza rete in campionato per il numero 4, forse il migliore in campo della serata. Cristante sfiora anche la doppietta colpendo il palo da distanza ravvicinata, ma nel finale i brividi si moltiplicano e non solo per il freddo. Al 94′ intervento in area di rigore di Florenzi che spinge Pandev da dietro. Sembra rigore, ma per l’arbitro Di Bello (molto vicino all’azione) non c’è nulla e lascia proseguire. E’ l’ultima emozione. Un 3-2, sofferto ed esteticamente non bellissimo, ma di rara importanza. Tre punti per ripartire, di sicuro.

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