Roma, un Santo Stefano Ok…

Posted By on Dic 27, 2018 | 0 comments


(di Gianluca Guarnieri) Il Santo Stefano riporta il sorriso in casa Roma. La squadra giallorossa infatti, si libera del Sassuolo di De Zerbi con un confortante 3-1, alla luce di una prestazione finalmente convincente. Il “boxing day” assente dal lontano 1971 (la Roma all’epoca sconfisse il Bologna per 1-0 all’Olimpico) è foriero di buone notizie, con una squadra che trova brillantezza e velocità, con uno Schick meno impacciato del solito e con Nicolò Zaniolo al suo primo goal in serie A, cercato, voluto e trovato, in un crescendo di classe e maturità, quasi incredibile per un ragazzo così giovane. Giova e molto, al team romanista il ritorno dal primo minuto di Diego Perotti, capace di mettere in difficoltà gli avversari sulla fascia sinistra e di creare superiorità in attacco, cosa raramente vista nella Roma di questa stagione. La gara si mette bene sin dall’inizio: Schick sfugge a Ferrari che lo atterra in area di rigore. Penalty trasformato con freddezza proprio da Perotti, che va a festeggiare sotto la curva Sud, sancendo una tregua nella contestazione continua. Il 2-0 giunge a breve con Cristante che imbecca il numero 14 ceco, che dribbla Consigli in uscita e depositando nel sacco. Una bella iniezione di fiducia per Schick, che aveva fatto correre un brivido e non per il freddo dicembrino ai propri tifosi (circa 35.000 in piene vacanze di Natale), centrando il palo della propria porta a Olsen battuto. Schick è ancora protagonista ad inizio ripresa, divorandosi il goal del 3-0, colpendo di testa a botta sicura ma graziando Consigli (tra i migliori degli emiliani) . Non imita il proprio compagno Nicolò Zaniolo, che trova il suo primo goal in serie A, scattando sulla destra, presentandosi in area e mettendo a sedere sia il portiere neroverde che il malcapitato Ferrari, ed insaccando il pallone nella rete di curva nord con un morbido pallonetto di sinistro, che fa ricordare subito le gesta indimenticabili di Francesco Totti. 3-0 e la Roma può sorridere di nuovo. Infastidisce poco la rete nel finale di Babacar, che supera il lento Fazio, e batte Olsen in uscita. Niente “clean Sheet”, ma 3 punti in cascina e il conforto di una gara giocata sui valori abituali, e non con i balbettii del recente passato. La zona Champions e il quarto posto non sono lontani con un girone di ritorno intero da giocare. Una corsa che deve continuare anche a Parma, già da sabato prossimo.

DiFra

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