Juve, addio Coppa Italia

Posted By on Gen 31, 2019 | 0 comments


Nicola Ciacciarelli
Stavolta niente ribaltone come all’Olimpico e la Juventus saluta la Coppa Italia abbattuta da una super Atalanta. Il 3-0 finale fotografa le differenze in campo, non tecniche, ma fisiche e mentali. Juve lenta e macchinosa. Pigra ed indolente. L’ovvia conseguenza è l’eliminazione dal trofeo vinto nelle ultime quattro annate.
Il match ha la sua svolta con l’uscita di Chiellini. Entra il protagonista principe della rimonta di Roma, Cancelo. A Bergamo, al contrario, il portoghese risulta come uno degli anelli deboli. L’ex Inter non ha molto campo per sfruttare la sua velocità e perde palloni su palloni in zone delicate del campo, come in occasione dell’1-0 di Castagne. Tutta la Juve gira a vuoto. A cominciare da CR7 e i compagni di reparto. Cristiano sembra cominciare a sentire la mancanza di Mandzukic, uomo capace di aprirgli spazi e boa ideale per il suo gioco. Per l’Atalanta diventa sin troppo semplice chiuderlo quando si accentra. Raddoppio sistematico e nessuna possibilità di trovare compagni smarcati in area. Non ce ne sono.
Annaspa il centrocampo, ancora orfano di Pjanic ( per lui 20 minuti finali), costretto a rincorrere di continuo il trio d’attacco nerazzurro e poco presente sulle seconde palle. Alla Juventus mancano le energie. I carichi di lavoro in funzione della Supercoppa di Gedda sembrano aver appesantito le gambe. Per fortuna di Allegri il vantaggio in campionato è cospicuo e l’elongazione al polpaccio per Chiellini dovrebbe voler dire solo un paio di settimane di stop.
I bianconeri pagano dazio contro un avversario che, al contrario, va a mille e in questo momento potrebbe battere chiunque. Il campanello d’allarme è suonato. La sfida di sabato sera con il Parma sarà utile per capire se la lezione impartita da Zapata e co. è stata assimilata ed appresa.

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