Inter: fammi urlare per il primo gol del 2019, fammi gioire per la prima vittoria

Posted By on Feb 9, 2019 | 0 comments


Giovanni Rosati

Il tifoso interista non ha ancora provato il piacevole brivido della vittoria nel 2019, e questo è veramente un fallimento per una squadra che, da terza forza del nostro campionato, ha incontrato Sassuolo, Torino e Bologna nelle prime tre uscite di questo anno solare. Ma c’è di più: il tifoso nerazzurro non hai gridato di gioia per un gol della sua squadra in campionato nello stesso lasso di tempo, e questo è al limite del credibile. Uno 0-0 e due ko per 1-0. E allargando lo spettro, sono solo quattro le reti segnate nelle undici giornate di Serie A dalla Beneamata.

Tutt’altro che ottimale il periodo di forma dei nerazzurri, con la posizione di Spalletti che qualche tempo ha incominciato a vacillare. Se a Capodanno l’Inter aveva un margine tale dal secondo e dal quarto posto da far apparire ormai chiusa la corsa alla medaglia di bronzo, le ultime uscite hanno invece riaperto i giochi. Ora il Napoli dista ben 11 punti, mentre la Roma e la Lazio solamente due, e il Milan vincendo con il Cagliari potrebbe addirittura portarsi a -1. C’è bisogno di una scossa, o sarà Spalletti a rischiare di rimanerci folgorato.

Il compito non è però dei più semplici. I meneghini saranno infatti impegnati in questa 23^ giornata al Tardini, sul campo di un Parma capace di fermare la capolista Juventus sul 3-3 solo la scorsa settimana. Una squadra che si rintana nella propria metà campo per sfruttare in contropiede spazi più ampi possibile, costruita per punire le avversarie che vogliono fare la partita (proprio come l’Inter, quarta per possesso palla medio e per supremazia territoriale nel nostro campionato) e in difficoltà invece quando viene richiesto a lei di offendere con una manovra ragionata.

E per superare l’ostacolo ducale non si potrà contare ancora una volta su Politano, che sconterà la sua seconda giornata di squalifica e che fino a questo punto della stagione è parso quasi la sola pietra focaia capace di far nascere la scintilla piuttosto che scheggiarsi, l’unico giocatore in grado di saltare l’uomo con continuità e impensierire con dei guizzi palla al piede la difesa avversaria. Perché diciamolo: Icardi è sottotono, Perisic è a Milano controvoglia e non lo nasconde, Nainggolan ha nostalgia di Roma e l’unico altro rincalzo efficace, Keita, è da qualche tempo fermo ai box. Ma che debba giocare Candreva, Joao Mario o anche Ranocchia centravanti, non cambierebbe la richiesta del pubblico interista a Spalletti per questo weekend: “fatemi urlare di gioia per un gol, fatemi esultare per la prima vittoria in A di questo 2019. Siamo l’Inter”.

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