Giacomo Nannetti
Questa sera alle 20.30 al San Paolo arriverà una Juventus con tredici punti di vantaggio che comunque tenterà di chiudere a doppia mandata il discorso scudetto. Inoltre questo match sarà utile, grazie alla forza dell’avversario, al clima e ai tanti tifosi, a settare i bianconeri sullo stesso canale in cui dovranno trovarsi quando, tra poco meno di due settimane, a Torino arriverà l’Atletico Madrid. Allegri ha toccato molti temi nella conferenza stampa di ieri, partendo da quello dell’addio ai social, passando per quello del suo futuro, per poi tornare sempre sul ritorno di Champions. All’appello sono mancate però parole importanti su Napoli-Juve, che rimane comunque una grande sfida, ma che in casa Juve non ha più l’importanza delle sfide scudetto degli anni appena trascorsi. Nonostante l’enorme distacco Allegri schiererà la miglior formazione possibile, affidandosi ad un ibrido tra un 4-3-3 e un 4-4-2 che dipenderà molto dalla posizione che Bernardeschi (favorito su Dybala) occuperà all’interno del rettangolo verde. Assieme al 33 di Carrara in avanti ci saranno Ronaldo, pienamente recuperato dopo i fastidi alla caviglia e Mario Mandzukic, autore già di una doppietta all’andata e pronto a “matare” di nuovo i partenopei confermando la sua fama da uomo da gol pesanti. In mediana, con Khedira ancora fuori, Pjanic rientra dopo la panchina iniziale di Bologna, Matuidi è confermato, mentre Emre Can dovrebbe essere preferito a Bentancur. Nel pacchetto arretrato l’unico dubbio è legato al ruolo di terzino destro, dove Cancelo e De Sciglio si contendono una maglia, con il portoghese leggermente in vantaggio sull’ex Milan. Il resto del reparto sarà formato dai titolari: Chiellini e Bonucci al centro con Alex Sandro a sinistra. In porta, dopo la panchina di domenica scorsa, rientrerà Wojciech Szczensy.