(di Gianluca Guarnieri) Una notte colma di rabbia e amarezza. Il post Porto-Roma è questo in sintesi, con l’eliminazione negli ottavi di Champions League, anche a causa dell’arbitraggio a dir poco scadente dell’arbitro turco Cakir, attento a concedere il penalty ai biancoblu per una trattenuta di Florenzi ai danni di Fernando utilizzando il Var, dimenticandosi però nel pieno recupero dei supplementari, di un fallo plateale di Marega ai danni di Schick. Nell’occasione, Cakir ignora il mezzo tecnologico, consegnando di fatto, vittoria e qualificazione ai lusitani. Decisioni discutibili, come la gestione dei cartellini, graziando di fatto Pepe e Militao, in una direzione palesemente casalinga. Errori ed orrori che ricordano in maniera sinistra gli strafalcioni di Skomina nella semifinale del maggio scorso contro il Liverpool. La Roma nello svolgimento della gara ha molto da rimproverarsi, in tutta onestà, consegnandosi troppo ai padroni di casa, e cercando esclusivamente la ripartenza. I consueti errori difensivi, da Manolas sul primo goal dei “Dragoes”, fino a Marcano e Kolarov troppo lenti nel cercare di rintuzzare Marega nel raddoppio, e le occasioni sciupate con prima Perotti, e poi le due con Dzeko che prima calcia alto da ghiotta posizione e poi grazia ancora Casillas, superandolo con un debole pallonetto ribattuto sulla linea di porta da Pepe, pesano come un macigno. Un rospo troppo difficile da ingoiare, e la sensazione di aver pagato troppo la rete fortunosa di Adrian Lopez all’andata, nel miglior match della deludente stagione romanista. Da tenere bene in mente la coraggiosa prova di De Rossi, autore della rete giallorossa a fine primo tempo su calcio di rigore, e costretto ad uscire per un fastidio al polpaccio, e il cuore che ha tenuto a galla la squadra fino all’incredibile epilogo dei tempi supplementari. E ora cosa potrà accadere, con un Di Francesco nel probabile passo d’addio, in un rush finale di stagione che riserva ancora la chance della qualificazione alla prossima Champions League, necessaria per poter far quadrare i conti? Da segnalare nella notte il tweet al vetriolo di James Pallotta, direttamente dagli Stati Uniti: “Siamo stati derubati. Schick è stato atterrato in area, e il Var lo dimostra. Sono stufo di questa mer*a. Non ho più parole”.
